Saranno 26mila i candidati che il 13, 14 e 15 aprile sosterranno l’esame da avvocato, esame che quest’anno potrebbe svolgersi con una modalità completamente differente rispetto al passato.
Esame da avvocato: ipotesi orale rinforzato
La ministra della Giustizia Marta Cartabia ha chiesto un parere al comitato tecnico scientifico riguardo la possibilità di svolgere la prova scritta. Al momento le norme anti-covid prevedono che non vi siano riunioni con oltre 30 partecipanti e, considerando la durata di circa 10 ore delle prove, difficilmente arriverà parere positivo da parte del Cts.
Per tale motivo è stato creato un gruppo di studio che insieme al Consiglio nazionale forense sta studiando l’ipotesi di permettere ai candidati di svolgere un orale “rinforzato”, idoneo a valutare anche quelle competenze oggetto di verifica della prova scritta.
Senatrice Lonardo: “Esame orale unica via percorribile”
Ad esprimersi sulla questione nelle ultime ore ci ha pensato la senatrice del gruppo Misto Sandra Lonardo, che ha dichiarato di aver presentato un’interrogazione parlamentare alla ministra Cartabia proprio per sapere se si stesse discutendo sulla possibilità di sostenere l’esame orale.
Per Lonardo tale modalità è “l’unica via percorribile, l’unica modalità idonea a garantire lo svolgimento delle prove in totale sicurezza, salvaguardando il diritto alla salute dei candidati e dei commissari, nonché il diritto al lavoro dei primi e a perseguire l’obiettivo di render maggiormente celeri e certe le operazioni”.