Entro il primo dicembre 2015 verrà emesso il bando di concorso a cattedra 2016/17 che darà maggior peso ai “contenuti didattici, metodologici e pedagogici e ad escludere la valutazione delle conoscenze nozionistiche e disciplinari già valutate in seguito al conseguimento della laurea e del titolo abilitante.”
La novità di quest’anno sarà che solo gli abilitati con i seguenti titoli potranno partecipare al concorso
• abilitazione (SSIS, TFA, PAS, COBASLID, DM 137, SFP, DM 249/10 e TFA)
Inoltre verrà anche valutato il servizio a tempo determinato non inferiore a 180 giorni prestato presso le scuole di ogni ordine e grado; i candidati potranno scegliere i posti all’interno dell’ambito territoriale della regione per la quale hanno partecipato al concorso.
Il concorso non sarà più a quiz con nozioni e domande prettamente teoriche, ma ci saranno anche prove pratiche che serviranno a valutare la capacità di comunicazione dei contenuti. La prova orale dovrebbe restare inalterata, mentre le novità saranno sicuramente per la prova scritta e la prova pre – selettiva (se esisterà ancora).
La parlamentare del Partito Democratico ha presentato un testo, approvato dal Governo lo scorso 8 Luglio, in cui si prevede un sistema di reclutamento basato sulle capacità d’insegnamento degli insegnanti: “il Governo si impegna a considerare tra gli argomenti oggetto di valutazione del prossimo concorso i contenuti didattici, metodologici e pedagogici e ad escludere la valutazione delle conoscenze nozionistiche e disciplinari già valutate in seguito al conseguimento della laurea e del titolo abilitante” inoltre “Studieremo delle prove per valutare la capacità d’insegnamento degli insegnanti. L’assunzione non dipenderà più dai quiz dove conta soprattutto saper rispondere velocemente”.