Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, ha parlato a lungo della condizione della scuola in Italia in un’interrogazione parlamentare: dal precariato dei docenti alle misure che questo Governo ha intenzione di attuare. Di seguito, dunque, vi riporteremo i punti salienti del suo discorso.
NUOVO MODELLO DI RECLUTAMENTO ATTRAVERSO IL PNRR
Una delle prime iniziative proposte è il nuovo modello di reclutamento dei docenti tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’obiettivo resta sempre quello di combattere il precariato nella scuola ma anche valorizzare l’esperienza dei professori. Ecco cosa ha dichiarato il Ministro Valditara in merito: “Questo governo ha iniziato a invertire una tendenza protrattasi per troppi anni che ha portato lo Stato italiano a essere addirittura oggetto della procedura d’infrazione avviata dalla Commissione europea sul tema dell’abuso dei contratti a tempo determinato nel sistema scolastico.
Il Pnrr ha nel frattempo introdotto un nuovo modello di reclutamento di docenti collegato a un profondo ripensamento della loro formazione iniziale che potrà rappresentare un antidoto alla creazione di precariato solo dopo che sarà entrato pienamente a regime. Stiamo ponendo particolare attenzione alla fase di accompagnamento e transizione verso questo nuovo modello di reclutamento, che non può non tenere in conto l’esperienza professionale maturata dal personale docente nell’ambito dei precedenti rapporti di lavoro a tempo determinato”.
PUBBLICAZIONE NUOVI BANDI CONCORSO SCUOLA
C’è grande fermento per la pubblicazione dei nuovi bandi di concorso per la scuola. Stando a quanto dichiarato da Valditara, avverrà a cavallo dell’estate e avrà molta importanza l’esperienza sul campo: “Il primo concorso basato su questo nuovo modello avverrà a cavallo dell’estate e sarà riservato a chi ha almeno 3 anni di docenza negli ultimi 5 anni o chi ha conseguito i 24 crediti formativi universitari (CFU) con il previgente ordinamento. Questo rappresenta un cambiamento significativo nel panorama dell’educazione italiana, dando peso all’esperienza sul campo e alla formazione continua dei docenti”.
L’obiettivo di questo Governo è la stabilizzazione dei docenti e l’innalzamento della qualità dell’insegnamento: “Il cambiamento mira non solo a stabilizzare la professione docente, ma anche ad assicurare un innalzamento della qualità degli insegnamenti. L’obiettivo è infatti raggiungere il maggior numero possibile di docenti di ruolo in classe”.
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