venerdì, 26 Aprile 2024

Pubblica Amministrazione, in arrivo 24.000 assunzioni per il PNRR

Nuove assunzioni per la Pubblica Amministrazione: 24.000 posti di lavoro per il PNRR in arrivo in vari settori

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Una delle novità in arrivo per il PNRR (Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza) è quella di assumere persone nella Pubblica Amministrazione e garantire ricambio generazionale. Infatti, sono in arrivo migliaia di posti per tecnici ed esperti da impiegare nella gestione di fasi progettuali europee.

Nuovi posti di lavoro per la Pubblica Amministrazione

Come vi abbiamo anticipato, il PNRR prevede oltre 24.000 assunzioni a tempo determinato. I nuovi posti di lavoro saranno necessari per gestire le procedure dei progetti su cui si fonda tale Piano. Le procedure saranno veloci per permettere di procedere senza intoppi ed evitare la perdita dei fondi europei. Il nuovo personale formato da tecnici ed esperti sarà valutato in base ai titoli.

Assunzioni Ministero della Giustizia

Le assunzioni al Ministero della Giustizia saranno quelle più corpose. Per accelerare e smaltire gli arretrati, infatti, saranno previste le seguenti selezioni: 16.500 posti all’ufficio per il processo e 5.410 personale amministrativo alla giustizia.

Personale anche negli enti locali

Il Decreto, inoltre, ha autorizzato anche circa 1.000 unità da inserire negli enti locali per lo svolgimento dei compiti e delle attività collegate ai progetti del Recovery. Tra le professioni da inserire negli organi anche 500 unità da impiegare “per la realizzazione del sistema di coordinamento istituzionale, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo del PNRR”. Di questi, 80 saranno destinati alla Ragioneria di Stato.

Assunzioni per il digitale

Tra le assunzioni ve ne sono alcune dedicate alla transizione digitale con l’obiettivo di rafforzare l’AGID (Agenzia per l’Italia digitale). I posti, quindi, sono i seguenti: 268 addetti per la transizione digitale, 67 all’Agid.

I contratti, inoltre, “possono essere stipulati per un periodo anche superiore a trentasei mesi, ma non eccedente la durata di attuazione dei progetti di competenza delle singole amministrazioni e comunque non oltre il 31 dicembre 2026”. Non solo, “contengono una clausola che ne consente la risoluzione unilaterale, da parte della pubblica amministrazione, in caso di mancato raggiungimento annuale degli obiettivi assegnati al soggetto e definiti dal contratto, in funzione dello stato di avanzamento dei progetti per i quali sono stati stipulati”.

Per restare aggiornati, vi consigliamo di controllare il sito ufficiale del Ministero della Pubblica Amministrazione. Per saperne di più sulla rivoluzione nella PA, cliccate qui.

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