Sta per essere bandito il Concorso Ministero della Giustizia per l’assunzione di 16mila candidati destinati all’Ufficio del processo. Il concorso rientra nel Recovery Plan, che prevede l’utilizzo di 2,4 miliardi di euro nel settore della Giustizia.
Il concorso e le varie iniziative previste per i prossimi mesi seguiranno la linea di tendenza dettata dal precedente guardasigilli Bonafede nella Relazione del Ministro sull’amministrazione della giustizia per l’anno 2020, che prevedeva circa 20mila nuove assunzioni.
In totale, dunque, il Recovery Plan prevede 21.910 nuove assunzioni, 16mila relative agli addetti per l’ufficio del processo e le restanti distribuite in ambiti differenti:
- 180 laureati in Information technology;
- 150 tra architetti e ingegneri;
- 70 geometri o periti;
- 200 laureati e 400 diplomati in ambito contabilità;
- 40 statistici e 30 ingegneri gestionali e analisti di organizzazione.
L’assunzione di un numero così alto di personale risponde alla necessità di garantire una maggiore efficienza del sistema giudiziario nel suo complesso. Il concorso rientra, infatti, in tutte quelle iniziative volte all’incremento della produttività degli uffici giudiziari, con l’obiettivo di ridurre sensibilmente la durata media dei processi civili e dei processi penali.
UFFICIO DEL PROCESSO, COS’E’?
L’Ufficio del processo è l’apparato che sorregge lo svolgimento delle funzioni giudiziarie e giudicanti del processo, ma per capire in maniera approfondita quale sia il suo scopo riportiamo quanto si legge sul sito ufficiale del Ministero della Giustizia:
“L’Ufficio per il processo è un progetto di miglioramento del servizio giustizia, che partendo da prassi virtuose di revisione dei moduli organizzativi del lavoro del magistrato e delle cancellerie, consente di supportare i processi di innovazione negli uffici giudiziari.
Il Ministero, nell’ambito delle sue competenze, ha posto in essere un programma di interventi, organizzativi e normativi, per fornire a Tribunali e Corti di appello, la cornice normativa, le prime risorse finanziarie e strumenti informatici per avviare l’organizzazione di strutture di staff in grado di affiancare il giudice nelle attività d’ufficio.
I singoli uffici giudiziari, nell’ambito della loro autonomia, potranno dare la completa attuazione all’avvio di strutture di supporto e assistenza all’attività giurisdizionale dei magistrati.
Le attività che possono svolgersi nell’Ufficio per il processo sono di vario contenuto, anche in relazione al soggetto che le svolge: ricerca dottrinale e dei precedenti giurisprudenziali, stesura di relazioni, massimazione di sentenze, collaborazione diretta con il magistrato per la preparazione dell’udienza, rilevazione dei flussi dei dati statistici”.
ADDETTI UFFICIO DEL PROCESSO, DI COSA SI OCCUPANO?
Una volta chiarito cosa sia l’Ufficio del processo, andiamo a riassumere brevemente le mansioni di cui si occuperanno i candidati che supereranno il Concorso Ministero della Giustizia.
In breve chi entrerà a far parte della struttura amministrativa dell’Ufficio del processo si occuperà di fornire il proprio apporto in tutte le attività accessorie al giudicare, si pensi al monitoraggio dei dati, allo studio dei casi, alla ricerca e alla preparazione delle bozze di provvedimenti.
In poche parole l’addetto agli Uffici del processo sarà una figura in grado di affiancare giudici e magistrati nelle attività di ufficio, cercando di supportare i processi di innovazione nel sistema giudiziario.
CONCORSO MINISTERO DELLA GIUSTIZIA: POSTI, CONTRATTO E SEDI
Come detto in precedenza saranno 16mila le assunzioni entro il 2021, i contratti saranno a tempo determinato e dalla durata di 36 mesi.
Alla conclusione del contratto ai dipendenti sarà rilasciata un’attestazione di lodevole servizio qualora dovessero svolgere l’attività lavorativa nell’arco dei tre anni presso la sede di prima assegnazione. L’attestazione di lodevole servizio rappresenterà un titolo preferenziale nei futuri concorsi banditi dal Ministero della giustizia o da altri organi della Pubblica Amministrazione.
Per quanto riguarda la destinazione di coloro che vinceranno il concorso ancora non ci sono informazioni rilevanti in merito, ma logicamente i nuovi assunti saranno distribuiti presso le sedi di Uffici Giudiziari che maggiormente necessitano di personale e innovazione.
CONCORSO MINISTERO DELLA GIUSTIZIA: REQUISITI
Il bando ufficiale del concorso ancora non è stato pubblicato, quindi è difficile chiarire in anticipo i requisiti specifici che ciascun candidato deve possedere. E’ probabile comunque che i laureati che desidereranno inviare la propria candidatura debbano possedere una laurea in materie giuridiche, scienze politiche, economia e commercio e campi affini.
STRUTTURA DEL CONCORSO
Così come avvenuto per gli ultimi concorsi banditi dal Ministero della Giustizia, anche per il concorso Addetti agli Uffici del processo saranno utilizzate modalità semplificate e su base distrettuale. In linea di massima la struttura del concorso dovrebbe prevedere tre fasi:
- Valutazione dei titoli;
- Prova scritta o orale;
- Graduatoria finale.
L’attenzione dei candidati sarà sicuramente rivolta alla prima fase, ma al momento non essendoci il bando è difficile sapere con certezza quali titoli saranno valutati e con che punteggio. Tuttavia è facile ipotizzare un scala di punteggio dal più alto al più basso in quest’ordine:
- titoli di studio post laurea (dottorato, master di I o II livello);
- voto conseguito alla laurea;
- iscrizione all’albo professionale degli avvocati e relativa anzianità di servizio.
MATERIE DA STUDIARE
Per quanto riguarda il tipo di studio da condurre, i candidati dovranno sicuramente studiare le due procedure (diritto processuale civile e penale), le due materie sostanziali (civile e penale) e probabilmente anche i servizi di cancelleria.
PUBBLICAZIONE DEL BANDO E MODALITA’ INOLTRO CANDIDATURE
La pubblicazione del bando in Gazzetta ufficiale è prevista tra Luglio e Settembre 2021, nel PNRR infatti si legge che “si prevede di completare le procedure relative alle assunzioni entro i primi mesi del 2022. Dal 2022 l’Ufficio del Processo diventa pienamente operativo negli Uffici giudiziari, secondo la distribuzione di risorse prevista, che tiene conto del carico di lavoro (arretrato patologico e pendenza) e della dotazione organica dei magistrati“.
Per riguarda, invece, le modalità di invio candidature, saranno rese note con la pubblicazione del bando.
Per restare aggiornati sui bandi, sulle modalità di inoltro candidatura e su tutte le novità relative al Concorso Ministero della Giustizia, ricordiamo ai nostri lettori che è presente un Gruppo Facebook appositamente dedicato. Per procedere all’iscrizione basta cliccare qui . All’interno del gruppo i nostri amministratori condivideranno aggiornamenti di volta in volta e avrete la possibilità di confrontarvi con altri membri, chiedere chiarimenti e informazioni sul materiale da studiare. Non resta dunque che iscrivervi e iniziare a preparare il concorso in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.