lunedì, 29 Aprile 2024

Concorso RIPAM 2293 posti, quesito annullato dal TAR: ultimi giorni per ricorso, ecco come procedere

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Il TAR Lazio ha disposto l’annullamento di un quesito di inglese inserito nei questionari a risposta multipla somministrati nel corso della prova scritta del concorso RIPAM 2293 posizioni presso diverse amministrazioni dello Stato, l’annullamento consentirà al ricorrente, che era stato valutato non idoneo, di poter essere riammesso nella procedura concorsuale attraverso il riesame della sua posizione e la rettifica del punteggio.

Nel quesito annullato veniva richiesto al candidato di individuare un sinonimo di “honest”, ebbene il termine indicato come esatto dall’Amministrazione in realtà non esiste, ciò ha condotto il TAR a disporne l’annullamento.

Nello specifico il Giudice ha affermato: “La risposta indicata come corretta dall’Amministrazione è senza dubbio sbagliata perché presenta un errore grammaticale, dato che “Truthful” si scrive con una sola “l”. Il medesimo termine con due “l”, invece, non corrisponde ad alcun vocabolo della lingua inglese. In merito occorre ricordare che, secondo il pacifico orientamento della giurisprudenza amministrativa, sia di primo grado che di appello, in sede di pubblico concorso, «ove la prova sia articolata su risposte multiple, corre l’obbligo per l’amministrazione di una formulazione chiara, non incompleta né ambigua della domanda, che a sua volta deve contemplare una sola risposta “indubitabilmente esatta”» (così, da ultimo, Cons. Stato, 1° agosto 2022, n. 6756). Ebbene, nel caso di specie, appare ictu oculi l’erroneità della risposta indicata come corretta dall’Amministrazione, con conseguente sindacabilità di un ambito pur caratterizzato da amplissima discrezionalità.

Si aprono quindi le porte del TAR per coloro i quali non hanno risposto al quesito, o hanno risposto in maniera errata, che potranno adire il Giudice Amministrativo per richiederne l’annullamento e la riammissione nel concorso, nel caso in cui siano stati ingiustamente dichiarati “non idonei”.

Proprio per i non idonei è, però, imminente la scadenza dei termini per ricorrere. Infatti, il termine di 60 giorni, sospeso per tutto il periodo di agosto, scadrà in data 7 ottobre 2022, da quella data non si potrà più adire il TAR e le posizioni saranno definitivamente consolidate.

Pertanto, chi ha intenzione di adire il TAR per ottenere il riconoscimento del punteggio necessario al raggiungimento della soglia dei 21/30, dovrà necessariamente procedere entro il 7 ottobre, pena la decadenza dal ricorso.

Allo scopo di cercare di fornire una tutela ai candidati che nel corso della prova scritta hanno incontrato il menzionato quesito e che per tale ragione non hanno ottenuto l’idoneità ambita (21/30) o hanno ottenuto un punteggio inferiore rispetto a quello che gli sarebbe spettato con conseguenze negative sul futuro piazzamento definitivo in graduatoria, la nostra Redazione ha contattato l’avv. Riccardo Ferretti, specializzato in Diritto Amministrativo, che ha ottenuto il richiamato provvedimento di accoglimento.

L’avvocato si è messo a disposizione per gli utenti della pagina al fine di assistere chi vorrà proporre ricorso al TAR Lazio per ottenere l’annullamento del quesito ed il riesame della posizione conseguentemente al riconoscimento del punteggio.

Pertanto, chi è interessato ad ulteriori informazioni può inviare una mail con allegato il questionario per chiedere informazioni ed una valutazione del questionario (in maniera totalmente gratuita) all’indirizzo [email protected] o compilare il seguente form:

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