Negli ultimi mesi, il Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, nel settore dei concorsi pubblici ha apportato svariate novità. L’ultimo annuncio del politico è avvenuto durante l’edizione 2021 del Festival del Lavoro, dedicata alle “Competenze e strategie per la ripartenza”. In questo evento, Brunetta ha voluto illustrare gli obiettivi riguardanti proprio i concorsi pubblici.
Da quanto riportato, nei traguardi fissati dal ministro, rientra lo sblocco dei ricambio generazionale, assicurando così che ad ogni uscita ci siano una o più entrate. Con questo obiettivo, secondo le stime fatte, nell’arco di cinque o dieci anni, si arriverebbe a un aumento di personale PA di ben quattro milioni.
Parlando delle procedure concorsuali, sempre il Ministro Brunetta è tornato a parlare dell’articolo 10 del Decreto-legge 44/2021. Con questo articolo ci si impegna a sbloccare i concorsi rimasti fermi a causa della pandemia, velocizzare i tempi della situazione, alleggerire e semplificare le procedure, dando una certa importanza alle competenze, non focalizzandosi solo sulle conoscenze.
Tra i cambiamenti apportati nei concorsi pubblici, ci sarebbe una modifica anche alla frequenza dei bandi nel corso dell’anno: “Basta concorsi multipli che durano sette o otto mesi. Le procedure con le nuove modalità devono durare tre mesi in modo tale che ogni Amministrazione che lo necessita possa fare due o tre concorsi l’anno”.
Parlando sempre della Pubblica Amministrazione, il 20 aprile è stato approvato in Consiglio dei Ministri il Decreto Proroghe che ha abolito lo smart-working per il 50% minimo dei dipendenti pubblici. Con questa decisione, si mira ad una ripartenza.