Concorsi Pubblici

Bando di concorso: quote per cateogorie protette anche se non specificato

La sezione leccese del T.A.R. di Puglia ha sottolineato che lo quote di posti che nei concorsi vanno assegnate alle cosiddette “categorie protette” devono essere applicate anche se nel bando non sono previste.

Secono la sentenza del 7 settembre scorso, quindi i soggetti come gli invalidi civili o di guerra, devono avere delle quote dedicate anche se non è specificato nel bando del concorso, e deriva dal fatto che ci sono alcune specifiche riserve stabilite dalla legge che operano in automatico.

I Giudici del Tribunale amministrativo leccese hanno accolto il ricordo di una donna, orfana di un caduto sul lavoro, spiegando che “la riserva di posti a determinate categorie c.d. “deboli”, prevista ai sensi della legge n. 482/68, allo scopo di favorirne e tutelarne il concreto collocamento al lavoro, in considerazione di menomazioni fisiche contratte in particolari circostanze (invalidi di guerra, civili, per servizio o per lavoro, privi della vista e sordomuti, ovvero gli orfani o le vedove di deceduti per fatti o infermità di analogo genere), nell’evidente presupposto che costoro abbiano particolari difficoltà nel reperire una occupazione, anche in adesione a tradizionali e consolidati principi di solidarietà umana e sociale opera anche se il bando di concorso non l’ha prevista e si applica necessariamente anche alle selezioni per soli titoli, comunque preordinate all’assunzione”.

Exit mobile version