23 posti disponibili e 7.425 candidati, è caos nei primi concorsi pubblici della Provincia di Barletta-Andria-Trani.
Alcuni consiglieri di centrosinistra, otto in totale, hanno depositato la richiesta di sospensionedelle prove preselettive, indirizzandola al dirigente del personale, Nicola Digiesi. Secondo i consiglieri le procedure utilizzate per individuare l’ azienda che si occuperà delle prove sono state poco trasparenti e i tempi messi a disposizione per far svolgere le prove troppo stretti.
Il bando è stato infatti pubblicato lo scorso 7 settmbre e il termine ultimo per le presentazione è stato il 7 ottobre e inoltre il numero degli ammessi alle prove successive non dovrà superare di dieci volte quello dei posti messi a concorso.
Criteri assurdi secondo il centrosinistra e Bernardo Lodispoto, ha spiegato: “Non è possibile adottare una procedura che falcidia i candidati, passando da 7425 a 230 concorrenti. Tanto più che la Provincia per consentire la partecipazione dei candidati ha incassato 76.700 euro un tasse di iscrizione, cioè 10,33 euro per ogni domanda presentata”.
Ma l’ Amministrazione provinciale, in una nota, ha fatto sapere: “non si ravvisano disposizioni legislative, statuarie o regolamentari che conferiscano alle Commissioni Consiliari Permanenti funzioni e competenze per le “determinazioni in ordine alle direttive per lo svolgimento dei concorsi banditi dall’Amministrazione”. Di conseguenza, la richiesta dei Consiglieri provinciali, così come formulata, non risulta ricevibile. Gli stessi potranno, ove lo ritengano necessario, utilizzare gli strumenti di controllo ed indirizzo, quali ad esempio le interrogazioni, previsti dal Regolamento Consiliare”.
