sabato, 20 Aprile 2024

Concorsi Pubblici, vige il divieto di retroattività della legge

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Il Consiglio di Stato, in una sentenza depositata il 21 luglio scorso, ha ricordato che il divieto di retroattività della legge è previsto solo per la legge penale e non per le norme interpretative in materia di concorsi pubblici.

La sentenza è il risultato di un ricorso presentato da alcuni aspiranti vigili del fuoco, esclusi dalla selezione per la stabilizzazione, avvenuta perché il Legislatore, aveva disposto che i 120 giorni di servizio, requisito necessario per la partecipazione alla selezione, dovevano essere maturati entro il quinquennio che precedeva la data di emissione del bando. Gli aspiranti erano stati eslusi dal concorso perchè avevano maturato i 120 giorni in un periodo eccedente il quinquennio previsto dalla legge.

“I giudici amministrativi hanno affermato che la norma che indica nel quinquennio precedente all’emanazione del bando il periodo utile per la maturazione del requisito di servizio (120 giorni) può incidere sulle fasi già concluse delle procedure concorsuali in corso”, grazie alla natura interpretativa della norma in questione che ne legittima l’applicazione retroattiva. La stessa casa non vale per i concorsi pubblici in virtù del principio del “tempus regit actum”.

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