venerdì, 14 Febbraio 2025

Concorso Ministero Interno 2024: altri quesiti errati nella prova scritta, possibile ricorso TAR

Di questo autore

Nei giorni scorsi si sono svolte le prove scritte del concorso indetto dal Ministero dell’Interno per il reclutamento di 1248 funzionari.

In un precedente articolo abbiamo già trattato della presenza di almeno un quesito errato nelle prove scritte del concorso indetto dal Ministero dell’Interno per il reclutamento di 1248 funzionari.

In questi giorni abbiamo ricevuto ulteriori segnalazioni che hanno condotto all’individuazione di altri due quesiti, questa volta nella prova del profilo funzionario amministrativo.

I quesiti sono i seguenti:

Un membro del team manifesta il desiderio di migliorare le proprie competenze, ma non è

chiaro quali siano le opportunità di sviluppo. Come agisci per supportare la sua crescita?

  • Consiglio al collaboratore di cercare autonomamente opportunità di sviluppo, valutando lui stesso quali siano le migliori per il suo sviluppo professionale
  • Lavoro insieme al collaboratore per identificare aree di miglioramento e sviluppo, creando un piano di formazione personalizzato.
  • Propongo al collaboratore alcune opportunità di formazione, chiedendogli di valutarle e

offrendo il mio supporto per qualsiasi esigenza di chiarimento.

Il quesito presenta due risposte, la seconda e la terza, entrambe meritevoli di assegnazione del massimo punteggio pari a 0,75 punti, questo perché entrambe le opzioni rappresentano soluzioni proattive ed è questo il criterio stabilito dalla giurisprudenza atto determinare quale debba essere, nei quesiti situazionali, l’opzione di risposta che merita l’assegnazione del massimo punteggio. Inoltre, il Bando di concorso non regola i criteri necessari per distinguere la soluzione più efficace da quella neutra, proprio l’assenza di tali criteri è stata posta dal Consiglio di Stato come ragione di illegittimità di un quesito situazionale che presentava opzioni di risposta tra loro simili e non ben distinte.

La legge 20/1994 stabilisce che nel giudizio di responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica:

  • La responsabilità, nel caso di deliberazioni di organi collegiali, si imputa anche a coloro che si sono astenuti.
  • La responsabilità, nel caso di deliberazioni di organi collegiali, è solidale tra tutti i componenti del collegio.
  • La responsabilità, nel caso di deliberazioni di organi collegiali, si imputa esclusivamente a coloro che hanno espresso voto favorevole.

Il quesito tratta un argomento al di fuori che il Bando aveva previsto come oggetto di prova. Infatti, il Bando stabiliva che oggetto di prova sarebbe stata la responsabilità del dipendente nell’ambito del pubblico impiego, il quesito, invece, riguarda la portata della giurisdizione della corte dei conti nell’ambito delle deliberazioni di organi collegiali. La stessa norma richiamata è nominata Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti, a conferma del fatto che l’oggetto del quesito riguarda una materia che non era contemplata dal Bando, con conseguente illegittimità del quesito stesso.

Infine riportiamo nuovamente il quesito errato presente nella prova scritta del profilo di funzionario economico-finanziario per il quale sono bandite 514 posizioni.

Il quesito è il seguente:

Quale dei seguenti soggetti non compone il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica secondo quanto previsto dall’art. 20 della legge n. 121/1981?

  • il comandante provinciale del Corpo della guardia di finanzia
  • il comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato
  • il comandante provinciale del Corpo di polizia penitenziaria

Se la terza opzione era certamente corretta lo è, però, anche la seconda in quanto dal 2016 il Corpo forestale dello Stato è stato sciolto per essere accorpato all’Arma dei Carabinieri, sicché è evidente che anche il comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato non è più parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica non esistendo più tale ruolo.

Il quesito aveva, quindi, due risposte parimenti esatte e, per tale ragione, viola il principio di univocità della risposta esatta ed è dunque impugnabile tramite ricorso dinanzi al TAR del Lazio per ottenerne l’annullamento ed il riconoscimento del relativo punteggio.

Purtroppo l’Amministrazione non è nuova al problema dei quesiti errati nelle prove concorsuali, più volte in passato questi errori hanno obbligato candidati ingiustamente esclusi dalla procedura a proporre ricorso per ottenere la riammissione nel concorso grazie al ricalcolo del punteggio della prova scritta dovuto a seguito dell’annullamento di un quesito.

Allo scopo di cercare di fornire una tutela ai candidati che nel corso delle prove scritte hanno incontrato quesiti errati/ambigui e che per tale ragione sono stati esclusi dal concorso, la nostra Redazione ha contattato l’avv. Riccardo Ferretti, specializzato in Diritto Amministrativo, che da anni si occupa di contenzioso legato all’accesso al pubblico impiego, il quale si è reso disponibile per fornire una consulenza legale gratuita al fine di verificare la presenza di quesiti/errati ambigui nei questionari ed i presupposti per introdurre un ricorso al TAR Lazio finalizzato ad ottenere l’annullamento dei quesiti contestati e, conseguentemente, il riesame della posizione del ricorrente con l’attribuzione del punteggio ingiustamente negato.

Si precisa che, rispetto alla presenza di quesiti errati/ambigui, sarà sempre necessaria la previa valutazione del singolo questionario e la segnalazione da parte del candidato del quesito “incriminato”.

Pertanto, chi fosse interessato ad ulteriori informazioni può inviare una mail per chiedere una valutazione del questionario (in maniera totalmente gratuita) all’indirizzo [email protected] o compilare il seguente form

APP WORKY – CONCORSI E LAVORO: COME PREPARARSI AI CONCORSI PUBBLICI 2024

L’app Worky – Concorsi e Lavoro è un’app totalmente gratuita, e scaricabile sia su dispositivi Apple che Android, che permette agli utenti di potersi esercitare sulle materie dei principali concorsi pubblici comodamente dal proprio smartphone. (Per scaricare l’app android dal Play Store, clicca qui;  Per scaricare l’app dall’Apple Store, clicca qui.).

Con un’interfaccia semplice e intuitiva, l’app permette di poter rispondere a un vasto database di domande per prepararsi ai concorsi pubblici. La nostra Redazione ha reso disponibili sull’app le materie dei principali concorsi pubblici per esercitarsi in maniera del tutto gratuita.

L’app Worky – Concorsi e Lavoro offre anche la possibilità di selezionare solamente determinati gruppi di domande e poter lavorare, ad esempio, suolo sulle risposte errate date in precedenti occasioni per permettere a tutti gli iscritti di ripassare e migliorare ad ogni utilizzo dell’app, oltre che un resoconto finale che permette agli utenti di valutare la propria preparazione.

Per qualsiasi dubbio circa l’app e le sue funzioni è possibile mandare una mail all’indirizzo [email protected].

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