martedì, 11 Febbraio 2025

Concorso Ufficio Processo 2024: il TAR conferma l’errata valutazione titoli, possibile il ricorso per laureati a ciclo unico

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Continuano gli aggiornamenti relativi al concorso per il reclutamento di 3946 addetti all’ufficio del processo.

Con la pubblicazione delle graduatorie avvenuta il 15 giugno ed i primi scorrimenti, l’Amministrazione ha confermato l’applicazione dell’ingiusto criterio, già oggetto nel precedente concorso UPP e di diverse pronunce di annullamento da parte del TAR Lazio, che esclude la valutabilità delle lauree a ciclo unico indicate come titolo di partecipazione al concorso.

Il TAR già in passato aveva più volte ribadito che: “Osservato che secondo l’orientamento di questo Tribunale Amministrativo Regionale fatto proprio dal Collegio:Nessun dubbio può sussistere in merito al fatto che il diploma di laurea vecchio ordinamento/la laurea magistrale (articolato su un percorso di studi quadriennale/quinquennale a ciclo unico) costituisca un titolo di studio superiore rispetto a quello utile alla semplice ammissione al concorso, rappresentato dalla laurea triennale.

Ove tale superiore titolo non fosse valutabile quale titolo aggiuntivo, si genererebbe un’illogica e irragionevole disparità di trattamento tra candidati che hanno conseguito titoli di cultura manifestamente diversi tra loro e che si pongono a conclusione di percorsi di studi altrettanto diversi per livello di eterogeneità degli insegnamenti seguiti, degli esami sostenuti e delle esperienze accademiche maturate.”;

ritiene conseguentemente il Collegio che siffatto punteggio sia stato illegittimamente disconosciuto nei confronti dell’odierna ricorrente.

La posizione del TAR non lascia dubbi rispetto all’illegittimità della decisione di escludere nuovamente le lauree a ciclo unico dichiarate come titolo di partecipazione dall’attribuzione dei 2 punti aggiuntivi.

Si apre, quindi, la possibilità, per i candidati che hanno indicato come titolo di partecipazione al concorso una laurea a ciclo unico (laurea magistrale di durata quinquennale o laurea V.O.), di poter proporre ricorso individuale dinanzi al TAR Lazio per ottenere il riconoscimento di 2 punti per il possesso di tale titolo.

Attraverso il ricorso verrà contestato il criterio di valutazione dei titoli previsto dall’art. 6, comma 3, punto b), del Bando di concorso, laddove attribuisce 2 punti solo per le lauree a ciclo unico ulteriori rispetto al titolo di accesso.

Il ricorso ha lo scopo di ottenere il riconoscimento del diritto del candidato/ricorrente all’attribuzione di 2 punti per il titolo di laurea a ciclo unico indicato come titolo di accesso al concorso.

Come detto, l’azione si fonda su di un consolidato orientamento giurisprudenziale del TAR del Lazio, confermato dal Consiglio di Stato, che ha stabilito il principio per cui laddove in sede di accesso venga previsto un favor per i candidati in possesso di un titolo di studio di valore inferiore (la laurea triennale), in sede di valutazione titoli, al fine di evitare un ingiusta discriminazione, i candidati che hanno dichiarato come titolo di accesso un titolo di studio di valore superiore (lauree a ciclo unico) devono ottenere la valutazione di tale titolo, indipendentemente dal fatto che questo sia stato utilizzato ai fini dell’accesso al concorso.

Allo scopo di fornire una tutela ai candidati pregiudicati dalla presenza di quesiti errati, la nostra Redazione ha contattato l’avv. Riccardo Ferretti, specializzato in Diritto Amministrativo ed in materia di concorsi pubblici.

I candidati che sono interessati potranno contattare l’avvocato inviando una mail all’indirizzo [email protected] o compilando il seguente form (in entrambi i casi specificando per quale concorso si chiede la consulenza):

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