Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n.75 del 22 giugno 2023. Quest’ultimo riporta molteplici novità in merito a tutte le informazioni per potersi preparare al meglio ai Concorsi nelle scuole.
Quali saranno le prove e le modalità d’esame? Tutte le novità saranno valide durante tutta l’intera fase di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Alla luce di questo è bene sottolineare che l’art.20 del decreto evidenzia molte informazioni proprio in merito alle selezioni e alle prove d’affrontare per poter ottenere ufficialmente, tramite concorso, una cattedra.
Come funzionerà la prova scritta
La prima prova da affrontare sarà una prova scritta. Quest’ultima si baserà su un quiz a risposta multipla al fine di verificare tutte le competenze dei candidati prima di un’eventuale assunzione. L’ambito protagonista di queste selezioni è legato al settore pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, oltre che all’informatica ed alla lingua inglese.
Vediamo la prova orale
Dopo aver superato la prova scritta, si passerà successivamente alla prova orale: questa andrà più nel dettaglio, analizzando le competenze dei candidati sulle discipline specifiche. La prova orale sarà molto importante per tutti i candidati in quanto metterà in luce le capacità relazionali e comunicative di fronte ad una commissione.
Che cosa prevede il concorso straordinario
Le novità previste per il Concorso a cattedra 2023 saranno probabilmente attuate anche per il concorso straordinario tar. A quanto pare, potranno prendere parte tutti docenti precari con almeno 36 mesi di servizio o i laureati con almeno 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022. Questa selezione permetterà un’attenta valutazione di ogni docente, con lo scopo di garantire all’istruzione scolastica, competenza e professionalità.
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