mercoledì, 24 Aprile 2024

RIPAM 2293 – illegittimità valutazione titoli: CDS dà ragione ai ricorrenti, ancora possibile ricorso per profilo ECO!

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La nostra redazione ha trattato in numerosi articoli la questione concernente la valutazione dei titoli di laurea nel concorso RIPAM 2293, che ha dato seguito ad un vasto contenzioso successivamente arenatosi a seguito di discutibili pronunce del TAR Lazio che mettevano in discussione l’ammissibilità dei ricorsi sotto il profilo della tardività.

In sintesi, secondo il TAR Lazio i candidati avrebbero dovuto agire contro il criterio di valutazione dei titoli di laurea stabilito dall’art. 7 del Bando di concorso entro 60 giorni dalla pubblicazione del Bando, nonostante il fatto che tale criterio non sarebbe stato applicato se non in fase di valutazione titoli e, quindi, solo dopo la prova scritta e solo nei confronti dei candidati risultati idonei.

Ebbene, proprio oggi il Consiglio di Stato ha nettamente sconfessato la posizione del TAR Lazio, richiamando la consolidata giurisprudenza amministrativa che fissa solo per le clausole c.d. escludenti l’onere di impugnativa nei 60 giorni dalla pubblicazione del Bando, mentre per tutte le altre previsioni del Bando, come nel caso dei criteri di valutazione, il termine di decadenza decorre solo dal momento dell’applicazione della clausola del Bando.

Il Consiglio di Stato si è espresso come segue: “risultano fondate le censure di parte appellante sulla ricevibilità dell’impugnazione, atteso che:

  1. i) le clausole del bando censurate non presentano natura escludente, nel senso chiarito, da ultimo, da Cons. Stato, Ad. Plen., 26 aprile 2018, n. 4, seppur nella specifica materia delle gare di appalto;
  2. ii) la lex specialis della selezione ha previsto che i titoli dovessero essere valutati dopo l’espletamento e il superamento delle prove scritte, sicché soltanto in caso di esito positivo della prova la ricorrente aveva interesse a ricorrere per ottenere quella che, a suo avviso, costituirebbe la corretta valutazione dei titoli;

Ritenuto che le questioni controverse tra le parti – ivi compresa la questione circa il punteggio da riconoscere alla laurea magistrale – vanno compiutamente definite nella consueta sede di cognizione, ma che, ad un esame tipico dell’appello cautelare, l’impugnazione risulta connotata dal fumus boni iuris necessario per l’emanazione dell’invocata misura cautelare…accoglie l’appello cautelare…” (Consiglio di Stato, ordinanza n. 2608/2023).

La richiamata pronuncia del Consiglio di Stato consente ai candidati per il profilo professionale ECO di poter agire tramite ricorso straordinario al Capo dello Stato per poter ottenere una rivalutazione del proprio titolo di laurea a ciclo unico o per la valutazione della laurea specialistica, per chi avesse indicato nella domanda di partecipazione al concorso sia una triennale che una biennale, senza temere di incorrere in pronunce di inammissibilità, profilo definitivamente ritenuto inesistente dal Consiglio di Stato.

Con riguardo al profilo ECO le maggiori polemiche sono sorte dalla poco condivisibile decisione della Commissione di concorso di non assegnare punteggio alla laurea specialistica/magistrale “naturale proseguimento della triennale”.

Tale scelta, di cui si è venuto a sapere solo grazie all’acquisizione informale di alcuni verbali della Commissione, appare poco ragionevole ed anche contraria alla lettera del Bando di concorso che, invece, all’art. 7 prevedeva l’assegnazione di 1 punto per ogni laurea triennale, specialistica e magistrale, senza stabilire alcun ulteriore criterio di valutazione teso ad escludere le specialistiche solo perché naturale proseguimento della triennale.

La mancata assegnazione di 1 punto per tali titoli di laurea, appare fortemente pregiudizievole per quei candidati che hanno portato a termine un percorso accademico più lungo e specializzante e che, quindi, dovrebbe essere ritenuti maggiormente meritevoli e competenti.

D’altro canto, l’attuale disciplina, pone in essere un ingiusto vantaggio in favore di coloro in possesso di una triennale, il cui titolo, di più agevole ottenimento, è stato valutato al pari di percorsi di studio superiori.

Inoltre, pregiudicare candidati che hanno concluso percorsi universitari più formanti, si pone in netto contrasto con il fine cardine delle procedure di selezione, ossia la selezione del migliore.

In conclusione, la scelta di “punire” i migliori sembra radicalmente errata e, dopo aver sollevato molte contestazioni, potrebbe portare i candidati lesi a richiedere l’intervento del TAR per risolvere la questione.

Il ricorso straordinario al Capo dello Stato, il cui accoglimento potrebbe portare ad uno stravolgimento dell’attuale graduatoria consentendo ai ricorrenti, potenzialmente, di poter migliorare il loro piazzamento di moltissime posizioni, potranno essere proposti esclusivamente dai candidati:

  • in possesso di una laurea triennale + una specialistica/magistrale che sia il naturale proseguimento della prima e che abbiano indicato entrambi i titoli nella domanda di partecipazione al concorso.
  • O dai candidati che hanno indicato nella domanda di partecipazione al concorso il possesso di una laurea a ciclo unico

Per una corretta conoscenza dei tempi si precisa che, la formulazione della graduatoria per BARCODE rende necessario richiedere, tramite accesso agli atti, i dati dei controinteressati all’Amministrazione, conseguentemente si consiglia a chi intende proporre ricorso straordinario di tenere conto delle tempistiche per la definizione della procedura di accesso (fino a 30 giorni), allo stato, quindi, i tempi per agire sono particolarmente stretti.

Allo scopo di cercare di fornire una tutela ai candidati idonei che presentano i necessari requisiti (l’aver indicato nella domanda di partecipazione il possesso dei predetti titoli) e che ambiscano ad ottenere l’assegnazione di 1 punto aggiuntivo per il titolo di laurea ingiustamente non valutato, la nostra Redazione ha contattato l’avv. Riccardo Ferretti, specializzato in Diritto Amministrativo ed in materia di concorsi pubblici che si è occupato della maggior parte dei ricorsi afferente il presente concorso, compreso l’appello al Consiglio di Stato che ha ribaltato l’orientamento del TAR, ottenendo l’annullamento i diversi quesiti concorsuali.

L’avvocato si è messo a disposizione per gli utenti della pagina al fine di assistere chi vorrà proporre ricorso straordinario al Capo dello Stato per ottenere la valutazione del proprio titolo di laurea allo scopo di ottenere 1 punto.

Pertanto, chi è interessato potrà ulteriori informazioni inviando una mail all’indirizzo [email protected] o compilare il seguente form

SIMULATORE GRATUITO CONCORSI PUBBLICI – WORKY

Informiamo i nostri lettori che, per i prossimi concorsi pubblici banditi (sia RIPAM che da altri enti) renderemo disponibile sulla nostra app “Worky – Concorsi e lavoro” la simulazione del concorso. Si tratta di un’app totalmente gratuita scaricabile sia su dispositivi Apple che Android che permette agli utenti di potersi esercitare sulle materie del concorso comodamente dal proprio smartphone.

L’app permette di poter rispondere a un vasto database di domande per prepararsi ai concorsi pubblici. In occasione della prova del Concorso per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, lo staff di Concorsi-pubblici e Worky ha reso disponibile sull’app Worky anche le materie per esercitarsi in maniera del tutto gratuita (Per scaricare l’app Android dal Play Store, clicca qui; Per scaricare l’app dall’Apple Store, clicca qui.).

L’app “Worky – Concorsi e Lavoro” offre anche la possibilità di selezionare solamente determinati gruppi di domande e poter quindi lavorare, ad esempio, sulle risposte errate date in precedenti occasioni: in questo modo, si potrà ripassare e migliorare a ogni utilizzo dell’app e ogni volta che si ripete un quiz. Per qualsiasi dubbio circa l’app e le sue funzioni, potete mandare una mail all’indirizzo [email protected]

 

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