Per la Pubblica Amministrazione ci sono delle importanti novità in arrivo che porteranno a nuove assunzioni e a stabilizzazioni di dipendenti precari. Questi sono solo due degli argomenti trattati dal nuovo decreto che verrà discusso in Consiglio dei Ministri, probabilmente giovedì. Attualmente, però, sta circolando la bozza che anticipa ciò che potrebbe cambiare nella PA.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: ASSUNZIONI E STABILIZZAZIONI
Come già anticipato, il nuovo decreto porterà a delle assunzioni. Si tratta di 3mila inserimenti, di cui un migliaio avverranno presso diversi Ministeri: 301 all’Interno, 11 alla Cultura, 20 alle Infrastrutture, 210 agli Esteri, 103 all’Agricoltura, 4 all’Ambiente, 4 a Università e ricerca, 2 al Ministero per imprese e made in Italy, 350 funzionari a quello del Lavoro, 142 al Turismo, 49 alla Salute. Fra il 2023 e il 2026 verranno effettuate 1.700 assunzioni nelle forze dell’ordine.
ASSUNZIONI DEGLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO NELLE GRADUATORIE
Nel nuovo disegno di legge sono interessati anche gli insegnanti di sostegno. “In via straordinaria, esclusivamente per l’anno scolastico 2023/2024” i posti rimasti scoperti dalle immissioni di ruolo potrebbero essere affidati agli insegnanti di sostegno attualmente in graduatoria.
Nello specifico verranno presi in considerazione coloro inclusi nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze o negli elenchi aggiuntivi alla prima fascia ai quali possono iscriversi coloro che conseguono il titolo di specializzazione entro il 30 giugno 2023.
STABILIZZAZIONE DEI PRECARI
Dopo le tante segnalazioni da parte degli enti locali, sono state date nuove disposizioni anche per i dipendenti precari. Per poter rispettare e mandare avanti i progetti del PNRR, si riscontra sempre più difficoltà nel trovare il personale adatto e specializzato. Per questo entro il 31 dicembre 2026, le Regioni, le Province e i Comuni avranno la possibilità di stabilizzare i dipendenti che lavorano nell’ente da minimo 3 anni. Il tutto avverrà attraverso un colloquio selettivo.
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