venerdì, 29 Marzo 2024

Concorso RIPAM 2293 posti, errata valutazione titoli: ancora possibile ricorso individuale, ecco entro quando adire il TAR

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Il 24 febbraio scorso finalmente pubblicato la graduatoria finale di merito per il profilo AMM del concorso 2293 RIPAM.

La pubblicazione della graduatoria ha reso attuale l’annosa questione della valutazione dei titoli dei titoli di laurea presentati dai candidati.

Infatti, la Commissione ha deciso di attribuire il medesimo punteggio (1 punto) a tutti i tipi di lauree, senza alcuna distinzione, cosi che è stato assegnato il medesimo punteggio sia a lauree triennali che a lauree magistrali, nonostante la palese differenza di valore tra i titoli accademici.

Questa scelta appare del tutto inaspettata, considerato l’ormai consolidato orientamento della giurisprudenza del TAR Lazio, e del giudice amministrativo in generale, che, in ossequio ad un principio di equità, ha affermato che titoli di studio di valore differente siano valutati in maniera altrettanto differenziata.

Ecco un estratto delle posizioni assunte dal giudice amministrativo sull’illegittima equiparazione di lauree di natura differente: “un’illogica e irragionevole disparità di trattamento tra candidati che hanno conseguito titoli di cultura manifestamente diversi tra loro e che si pongono a conclusione di percorsi di studi altrettanto diversi per livello di eterogeneità degli insegnamenti seguiti, degli esami sostenuti e delle esperienze accademiche maturate”, sempre il TAR: “consegue la illegittimità sia del regolamento comunale sia della clausola del bando di concorso (art. 8), nella parte in cui, stabilendo i criteri di valutazione dei titoli equiparano le diverse tipologie di diploma universitario, senza prevedere una differente ponderazione di punteggio con l’attribuzione di un peso maggiore alla laurea magistrale (o alla laurea vecchio ordinamento) rispetto alla laurea triennale”.

Tali orientamenti giurisprudenziali potranno certamente essere spesi dinanzi al giudice amministrativo dai candidati in possesso di lauree a ciclo unico o che non si sono visti valutata la laurea magistrale proseguimento della triennale, allo scopo di ottenere un punteggio maggiore.

È evidente, infatti, che i percorsi accademici, illogicamente equiparati dal Bando, siano di natura differente, basti pensare al fatto che una laurea triennale richiede 180 CFU mentre una Laurea Magistrale a ciclo unico ne richiede ben 300, con un percorso di studi di due anni più lungo.

Il medesimo discorso potrà essere applicato ai candidati che hanno terminato un percorso di studi composto da una laurea triennale ed una laurea specialistica/magistrale che sia il naturale proseguimento della prima, in questo caso la Commissione ha confermato la volontà di valutare il ciclo di studi con un punto, al pari di una triennale, nonostante due anni in più di studi e 120 CFU in più.

Tali criteri, quindi, risultano chiaramente pregiudizievoli per i candidati in possesso di lauree magistrali e diplomi di laurea e per i candidati che hanno concluso un percorso accademico composto da una laurea triennale ed una specialistica/magistrale che sia il proseguimento della prima.

D’altro canto, si pone in essere un ingiusto vantaggio in favore di coloro in possesso di una triennale.

I criteri di valutazione dei titoli contenuti nel Bando si espongono, quindi, ad una duplice azione a seconda del titolo vantato dal candidato.

Infatti:

  • I candidati in possesso di una laurea a ciclo unico dichiarata nella domanda di partecipazione al concorso (magistrale o diploma di laurea vecchio ordinamento) potranno agire tramite ricorso individuale dinanzi al TAR Lazio al fine di chiedere l’annullamento dei criteri stabiliti dall’art. 7 del Bando di concorso, della graduatoria finale ed una nuova valutazione dei titoli di studio sulla base di criteri più equi e che tengano conto del merito accademico;
  • I candidati in possesso di una laurea triennale + una specialistica/magistrale che sia il naturale proseguimento della prima potranno adire il TAR Lazio tramite ricorso individuale al fine di ottenere il riesame della propria posizione e la valutazione separata dei due titoli con l’attribuzione complessiva di 2 punti in luogo di 1 punto

L’opportunità di azioni esclusivamente individuali risiede nel garantire l’ammissibilità dei ricorsi che verrebbe messa in discussione se questi fossero proposti in via collettiva, vista l’assenza dei presupposti processuali necessari, ossia dell’identità di posizioni tra i ricorrenti e la presenza di potenziale conflitto di interessi.

Si precisa che il termine di 60 giorni per proporre ricorso decorre dal 24 febbraio, data di pubblicazione della graduatoria e che, quindi, restano ancora 30 giorni per agire.

Inoltre, la formulazione della graduatoria per BARCODE rende necessario richiedere, tramite accesso agli atti, i dati dei controinteressati all’Amministrazione, conseguentemente si consiglia a chi intende proporre ricorso di tenere conto delle tempistiche per la definizione della procedura di accesso (fino a 30 giorni).

Allo scopo di cercare di fornire una tutela ai candidati idonei che presentano i necessari requisiti (l’aver indicato nella domanda di partecipazione il possesso dei predetti titoli) e che ambiscano ad ottenere una nuova valutazione dei titoli sulla base di criteri equi, la nostra Redazione ha contattato l’avv. Riccardo Ferretti, specializzato in Diritto Amministrativo ed in materia di concorsi pubblici.

L’avvocato si è messo a disposizione per gli utenti della pagina al fine di assistere chi vorrà proporre ricorso individuale per ottenere il riesame del proprio titolo di studio allo scopo di ottenere 1 punto aggiuntivo.

Pertanto, chi è interessato potrà ulteriori informazioni inviando una mail all’indirizzo [email protected] o compilare il seguente form:

SIMULATORE GRATUITO CONCORSI PUBBLICI – WORKY

Informiamo i nostri lettori che, per i prossimi concorsi pubblici banditi (sia RIPAM che da altri enti) renderemo disponibile sulla nostra app “Worky – Concorsi e lavoro” la simulazione del concorso. Si tratta di un’app totalmente gratuita scaricabile sia su dispositivi Apple che Android che permette agli utenti di potersi esercitare sulle materie del concorso comodamente dal proprio smartphone.

L’app permette di poter rispondere a un vasto database di domande per prepararsi ai concorsi pubblici. In occasione della prova del Concorso per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, lo staff di Concorsi-pubblici e Worky ha reso disponibile sull’app Worky anche le materie per esercitarsi in maniera del tutto gratuita (Per scaricare l’app Android dal Play Store, clicca qui; Per scaricare l’app dall’Apple Store, clicca qui.).

L’app “Worky – Concorsi e Lavoro” offre anche la possibilità di selezionare solamente determinati gruppi di domande e poter quindi lavorare, ad esempio, sulle risposte errate date in precedenti occasioni: in questo modo, si potrà ripassare e migliorare a ogni utilizzo dell’app e ogni volta che si ripete un quiz. Per qualsiasi dubbio circa l’app e le sue funzioni, potete mandare una mail all’indirizzo [email protected]

 

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