venerdì, 29 Marzo 2024

Concorso RIPAM 1.541 posti, ricorso vs la graduatoria: 20 maggio termine ultimo per aderire, ecco come fare

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Il 25 marzo scorso è stata pubblicata la graduatoria relativa al concorso “RIPAM – 1541 unità Ministero del Lavoro, INL e INAIL”, nei precedenti articoli sulla questione, abbiamo evidenziato come la mancata assegnazione di due punti aggiuntivi ai candidati che hanno partecipato alla selezione indicando quale titolo utile o una Laurea Magistrale o un Diploma di Laurea vecchio ordinamento, contrasti con la recente giurisprudenza del TAR Lazio che ha più volte ribadito il principio per il quale i candidati che partecipano ad un selezione in forza di un titolo di studio di livello superiore, rispetto a quello minimo richiesto dal Bando, hanno diritto a vedersi valutato tale titolo, con conseguente attribuzione di punteggio, in questo caso, quindi, con l’assegnazione di 2 punti.

Infatti, il TAR, riferendosi alla Laurea Magistrale ed alla Laurea V.O., ha affermato che: “Ove tale superiore titolo non fosse valutabile quale titolo aggiuntivo, si genererebbe un’illogica e irragionevole disparità di trattamento tra candidati che hanno conseguito titoli di cultura manifestamente diversi tra loro”.

Successivamente il TAR Lazio ha ribadito che: “Rilevato che l’Amministrazione ha omesso di attribuire alla ricorrente gli ulteriori 2 punti per il possesso della laurea magistrale in quanto titolo superiore a quello richiesto per l’accesso, ritiene conseguentemente il Collegio che siffatto punteggio sia stato illegittimamente disconosciuto nei confronti dell’odierna ricorrente.” (TAR Lazio sent. 4162/2022).

Inoltre, sempre il TAR Lazio, confermando il principio per cui l’Amministrazione è tenuta a valutare la Laurea Magistrale e Laurea V.O. indicata come titolo di ammissione, ha anche aggiunto un nuovo ed interessante passaggio rispetto alla mancata indicazione, nella domanda di partecipazione, del titolo di ammissione, cui si richiede la valutazione tramite ricorso, tra i titoli di studio.

Il giudice amministrativo ha, infatti, ritenuto sufficiente che il candidato abbia indicato il titolo quale titolo di ammissione affinché questo sia valutabile, nello specifico: “Considerato che non può imputarsi alla responsabilità della parte ricorrente il non aver dichiarato due volte il possesso del titolo superiore a quello di accesso, non essendo stata prevista alcuna indicazione in tal senso nel sistema informatico”.

Si aprono quindi le porte per i candidati, lesi dalla posizione assunta dalla Amministrazione, per poter adire il Giudice Amministrativo, allo scopo di ottenere un riesame della posizione e l’assegnazione dei due punti per il possesso di una Laurea Magistrale o V.O. indicata quale titolo di ammissione al concorso.

A tal proposito, la nostra Redazione ha contattato l’avv. Riccardo Ferretti, specializzato in Diritto Amministrativo, che ha curato la difesa nel giudizio che ha dato luogo alla sentenza n. 4162/2022 del TAR Lazio, il quale ci ha confermato che, previa valutazione di ogni situazione specifica, vi sarebbero i presupposti per ricorrere al TAR Lazio con ricorso individuale, strumento che meglio si adatta alle esigenze del singolo ricorrente, allo scopo di ottenere l’assegnazione del relativo punteggio.

Il termine ultimo per l’adesione al ricorso è fissato al 20 maggio 2022, al fine di avere un congruo periodo di tempo per la redazione e la notifica del ricorso, considerato che i termini di impugnazione scadranno il 24 maggio 2022.

Pertanto, chi è interessato ad ulteriori informazioni – circa il possibile ricorso individuale da esperire al TAR Lazio – può inviare, entro il suddetto termine, una mail per chiedere informazioni (in maniera totalmente gratuita) all’indirizzo [email protected] o compilare il seguente form:

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