Il 25 marzo scorso è stata pubblicata la graduatoria relativa al concorso “RIPAM – 1541 unità Ministero del Lavoro, INL e INAIL”: nei precedenti articoli sulla questione, abbiamo evidenziato come non siano stati attribuiti due punti aggiuntivi ai candidati che hanno partecipato alla selezione in forza di una Laurea Magistrale o di un Diploma di Laurea vecchio ordinamento, nonostante la recente giurisprudenza del TAR Lazio abbia espressamente stabilito che i candidati che partecipano ad un selezione in forza di un titolo di studio di livello superiore, rispetto a quello minimo richiesto dal Bando, abbiano diritto a vedersi valutato tale titolo, con conseguente attribuzione di punteggio.
Infatti il TAR, riferendosi alla Laurea Magistrale ed alla Laurea V.O., ha affermato che: “Ove tale superiore titolo non fosse valutabile quale titolo aggiuntivo, si genererebbe un’illogica e irragionevole disparità di trattamento tra candidati che hanno conseguito titoli di cultura manifestamente diversi tra loro”.
Successivamente il TAR Lazio ha ribadito che: “Rilevato che l’Amministrazione ha omesso di attribuire alla ricorrente gli ulteriori 2 punti per il possesso della laurea magistrale in quanto titolo superiore a quello richiesto per l’accesso, ritiene conseguentemente il Collegio che siffatto punteggio sia stato illegittimamente disconosciuto nei confronti dell’odierna ricorrente.” (TAR Lazio sent. 4162/2022).
Ebbene di recente il TAR si è nuovamente pronunciato sulla questione, confermando quanto già deciso rispetto alla necessità che Laurea Magistrale e Laurea V.O. siano valutate e meritevoli di punteggio, ma aggiungendo anche un nuovo, ed interessante passaggio, rispetto alla mancata indicazione, nella domanda di partecipazione, del titolo di cui si richiede la valutazione tra i titoli di studio.
Il giudice amministrativa ha, infatti, ritenuto sufficiente che il candidato abbia indicato il titolo quale titolo di ammissione affinché questo sia valutabile, nello specifico: “Considerato che non può imputarsi alla responsabilità della parte ricorrente il non aver dichiarato due volte il possesso del titolo superiore a quello di accesso, non essendo stata prevista alcuna indicazione in tal senso nel sistema informatico”.
Si aprono quindi le porte per i candidati, lesi dalla posizione assunta dalla Amministrazione, per poter adire il Giudice Amministrativo, allo scopo di ottenere un riesame della posizione e l’assegnazione dei due punti per il possesso di una Laurea Magistrale o V.O. indicata quale titolo di ammissione al concorso.
A tal proposito, la nostra Redazione ha contattato l’avv. Riccardo Ferretti, specializzato in Diritto Amministrativo, che ha curato la difesa nel giudizio che ha dato luogo alla sentenza n. 4162/2022 del TAR Lazio, il quale ci ha confermato che, previa valutazione di ogni situazione specifica, vi sarebbero i presupposti per ricorrere al TAR Lazio, sia con ricorso individuale, strumento che meglio si adatta alle esigenze del singolo ricorrente, che con ricorso collettivo, laddove più candidati condividano la medesima situazione, allo scopo di ottenere l’assegnazione del relativo punteggio.
Pertanto, chi è interessato ad ulteriori informazioni – circa il possibile ricorso individuale da esperire al TAR Lazio – può inviare una mail per chiedere informazioni (in maniera totalmente gratuita) all’indirizzo [email protected] o compilare il seguente form: