Nessun miglioramento nei concorsi per il Sud, dopo il flop del concorso per l’assunzione di 2.800 tecnici bandito lo scorso aprile 2021 adesso è stato il turno del Concorso Coesione 2022 per l’assunzione a tempo determinato di 2.022 unità in attuazione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.
Le 2.022 unità messe a bando riguardavano l’assunzione di personale non dirigenziale di Area III F1 o categorie equiparate nelle amministrazioni pubbliche con ruolo di coordinamento nazionale nell’ambito degli interventi previsti dalla politica di coesione dell’Unione europea e nazionale per i cicli di programmazione 2014-2020 e 2021-2027, nelle autorità di gestione, negli organismi intermedi e nei soggetti beneficiari delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
I NUMERI
Il Concorso Coesione 2022, bandito ad ottobre 2021, prevedeva una sola prova scritta costituita da 40 quesiti a risposta multipla da risolvere in 60 minuti volta a verificare le conoscenze sulla lingua inglese, tecnologie informatiche e quesiti specifici sulle materie previste per il profilo per cui si concorre.
Le 2.022 unità ricercate sono così suddivise:
- 1270 funzionari esperti tecnici
- 733 funzionari esperti in gestione, rendicontazione e controllo
- 19 funzionari esperti analisti informatici
Dei 26.700 candidati attesi meno della metà si è presentato alle prove scritte previste per il 30 e 31 marzo e solamente il 36% di essi è risultato idoneo, ovvero appena 728 aspiranti.
Per i primi due profili i candidati idonei non sono sufficienti, anzi il dato più preoccupante riguarda i 1270 posti disponibili per il profilo di funzionari esperti tecnici per i quali solamente il 9% dei candidati è risultato idoneo.
CONCORSO SUD: COSA NON HA FUNZIONATO?
Il principale problema dei concorsi indetti nell’ultimo anno per il Sud riguarda la tipologia di contratto e la retribuzione.
Le condizioni poste nel Concorso coesione, infatti, sono poco allettanti e soddisfacenti: contratto a tempo determinato di 36 mesi ed uno stipendio troppo basso per la specializzazione richiesta.
Purtroppo, non si è potuto intervenire sulla questione stipendi in quanto la retribuzione è legata alla Legge di Bilancio del Governo Conte II.
CONCORSO SUD: 1300 POSTI DISPONIBILI
Dei partecipanti al Concorso per il Sud, svoltosi lo scorso marzo, solamente il 36% dei partecipanti alle prove è risultato idoneo. Tra le motivazioni, oltre quelle precedentemente riportate prettamente di natura tecnica, c’è chi ritiene troppo impreparati i candidati considerandoli ”senza la minima esperienza’’.
A conti fatti, sono 1300 i post vacanti e il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, partito a giugno 2021, deve essere attuato entro il 2026.
Da qui, l’idea di procedere alle assunzioni senza indire un nuovo concorso pubblico. In particolare, sarà l’Agenzia per la Coesione Territoriale a definire le modalità di reclutamento del personale con la stipula di contratti di lavoro autonomo con professionisti, di durata comunque non superiore a 36 mesi.
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