giovedì, 28 Marzo 2024

Concorso RIPAM 1.541 posti, ricorso vs la graduatoria: il TAR sembra confermare le ragioni dei ricorrenti, ecco come aderire

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Il 25 marzo scorso è stata pubblicata la graduatoria relativa al concorso “RIPAM – 1541 unità Ministero del Lavoro”, fin dal primo momento sono scattate numerose polemiche riguardanti la fase di valutazione dei titoli dei candidati.

Dai punteggi attribuiti ai candidati è emerso che RIPAM ha deciso di non attribuire due punti aggiuntivi ai candidati che hanno partecipato alla selezione in forza di una Laurea Magistrale o di un Diploma di Laurea vecchio ordinamento.

RICORSO TAR – OMESSA ASSEGNAZIONE 2 PUNTI

Come già avevamo anticipato in un precedente articolo, l’omessa assegnazione dei 2 punti si pone in contrasto con il recente orientamento del TAR Lazio che, riferendosi alla Laurea Magistrale ed al Diploma di Laurea, ha affermato che: “Ove tale superiore titolo non fosse valutabile quale titolo aggiuntivo, si genererebbe un’illogica e irragionevole disparità di trattamento tra candidati che hanno conseguito titoli di cultura manifestamente diversi tra loro”.

Ebbene, il TAR si è nuovamente pronunciato, questa volta con sentenza, confermando il principio per cui se l’Amministrazione decide di ammettere alla selezione sia candidati in possesso di laurea triennale che candidati in possesso di laurea magistrale o vecchio ordinamento, questi ultimi devono poter ottenere un punteggio aggiuntivo in sede di valutazione dei titoli, in quanto titolari di un “titolo superiore a quello richiesto per l’accesso”.

Di seguito quanto affermato dal TAR in più rispetto alle precedenti decisioni: “Rilevato che l’Amministrazione ha omesso di attribuire alla ricorrente gli ulteriori 2 punti per il possesso della laurea magistrale in quanto titolo superiore a quello richiesto per l’accesso, ritiene conseguentemente il Collegio che siffatto punteggio sia stato illegittimamente disconosciuto nei confronti dell’odierna ricorrente.” (TAR Lazio sent. 4162/2022).

Si aprono quindi le porte per i candidati lesi dalla decisione dell’Amministrazione per poter adire il Giudice Amministrativo, allo scopo di ottenere un riesame della posizione e l’assegnazione dei due punti ingiustamente negati.

Inoltre, altri candidati hanno segnalato che l’amministrazione, oltre a non riconoscere i due punti per i suddetti titoli di studio, ha commesso diversi errori nella valutazione dei titoli in generale.

A tal proposito, la nostra Redazione ha contattato l’avv. Riccardo Ferretti, specializzato in Diritto Amministrativo, che ha curato la difesa nel giudizio che ha dato luogo all’ultima pronuncia del TAR Lazio, il quale ci ha confermato che, previa valutazione di ogni situazione specifica, vi sarebbero i presupposti per ricorrere al TAR Lazio, sia con ricorso individuale, strumento che meglio si adatta alle esigenze del singolo ricorrente, che con ricorso collettivo, laddove più candidati (almeno 10) condividano la medesima situazione, allo scopo di ottenere l’assegnazione del relativo punteggio.

 

Pertanto, chi è interessato ad ulteriori informazioni – circa il possibile ricorso individuale da esperire al TAR Lazio – può inviare una mail per chiedere informazioni (in maniera totalmente gratuita) all’indirizzo [email protected] o compilare il seguente form:

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