sabato, 20 Aprile 2024

Nuovo DPCM: in arrivo bandi per 11 mila assunzioni

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Ancora novità sul fronte concorsi pubblici: a darne l’avviso è il nuovo DPCM firmato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco.

IL D.P.C.M.

Il Decreto summenzionato di cui si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dispone l’assunzione di circa 11 mila risorse da destinare ai vari Ministeri, al fine di integrare le gravi carenze organiche della pubblica amministrazione.

I MINISTERI 

Le 11 mila risorse saranno destinate ai seguenti Ministeri:

  • Ministero della Difesa, 2.430 posti;
  • Ministero della Giustizia, 82 posti di cui
    -26 presso il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità
    -56 presso l’Ufficio centrale Archivi Notarili;
  • Presidenza del Consiglio dei Ministri, 406 posti;
  • Ministero dell’Interno, 2.570 posti;
  • Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, 120 posti;
  • Avvocatura dello Stato, 122 posti;
  • Ministero della Salute, 147 posti;
  • Ministero della Transizione Ecologica, 14 posti;
  • Consiglio di Stato, 101 posti;
  • Ministero dell’Economia e delle Finanze, 885 posti;
  • CNEL, 4 posti;
  • Protezione Civile, 77 posti;
  • AGENAS, 1 posto;
  • AGEA, 9 posti;
  • AIFA, 52 posti;
  • ANSV, 3 posti;
  • ITA, 39 posti;
  • ARAN, 6 posti;
  • AID, 128 posti;
  • INPS, 3.722 posti;
  • Parco Nazionale delle Cinque Terre, 1 posto;
  • Parco Nazionale del Gran Paradiso, 13 posti.

LE ASSUNZIONI

I vari Ministeri summenzionati sono autorizzati ad indire procedure di reclutamento e ad assumere a tempo indeterminato le unità di personale indicate nelle varie Tabelle allegate al DPCM.

Nel considerato del DPCM è stabilito che:

“in relazione alle motivazioni esplicitate dalle amministrazioni, finalizzate alla deroga al concorso unico di cui al citato articolo 4, comma 3-sexies, del decreto-legge n. 101 del 2013, fermo restando che prima di indire nuovi concorsi deve essere garantito il rispetto del punto a) dell’articolo 4, comma 3, del medesimo decreto-legge n. 101 del 2013, occorre un’espressa autorizzazione da parte del Ministro per la pubblica amministrazione e che, in assenza, le procedure di autorizzazione a bandire si intendono riferite al concorso unico”.

Detto altrimenti, l’indizione di nuovi concorsi pubblici da parte delle amministrazioni pubbliche:

  1. è dapprima subordinata alla verifica dell’avvenuta immissione in servizio dei vincitori collocati nelle varie graduatorie vigenti per le assunzioni a tempo indeterminato;
  2. solo successivamente alla verifica di cui al punto precedente, le amministrazioni pubbliche potranno essere autorizzate ad indire direttamente i concorsi pubblici per specifiche professionalità.

IL DPCM

Per ulteriori info Decreto-Assunzioni-2022.

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