Novità anche sul fronte degli esami di abilitazione per l’esercizio di determinate professioni, ed in particolare, di quella di architetto.
Anche per l’esame di architetto, infatti, è previsto lo svolgimento in modalità “semplificata” dell’esame di abilitazione, che consisterà in un’unica prova orale come stabilito dal decreto milleproroghe.
Tale modalità, com’è noto, è stata introdotta con l’imperversare della situazione pandemica ed è stata adottata per lo svolgimento di molteplici esami di abilitazione relativi alle più disparate professioni.
IL DECRETO MILLEPROROGHE
Il decreto Milleproroghe, invero, ha disposto che alcuni esami per l’abilitazione professionale debbano svolgersi in modalità semplificata.
L’ESAME DI ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI ARCHITETTO
Come anticipato, l’esame di Stato consisterà in un’unica prova orale che si svolgerà a distanza, a differenza delle tradizionali prove scritte (prova pratica e prova scritta) seguite dalla prova orale.
Tale colloquio, pertanto, verterà sulle seguenti materie:
- ordine e deontologia;
- beni paesaggistici e codice dell’ambiente;
- beni culturali;
- acustica;
- bioclimatica;
- codice dei contratti pubblici;
- antincendio;
- sicurezza;
- cantiere, computo metrico estimativo;
- urbanistica;
- progettazione;
- barriere architettoniche;
- tipologie;
- tecnologie;
- T.U. dell’edilizia;
- restauro/rilievo;
- strutture/NTC 2018;
- attività professionale;
- cultura architettonica e artistica.
LE DOMANDE
Tra gli esempi di domande oggetto della prova orale potrebbero rilevare:
- Qual è la differenza tra CILA E SCIA?
- Chi è il soggetto abilitato a redigere l’APE?
- In quali ipotesi è prevista la radiazione dall’albo?
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