Il Ministero della Giustizia ha indetto due nuovi bandi di concorso per l’assunzione di 5410 nuove risorse, con 1660 posti riservati ai laureati e 3750 posti per diplomati, di cui 3000 per Operatore data entry, ma di cosa si occupa questa nuova figura professionale?
L’Operatore data entry sarà una figura chiave nell’attuare il processo di digitalizzazione che sta coinvolgendo e continuerà a coinvolgere la pubblica amministrazione nei prossimi anni.
Nello specifico chi entrerà a far parte del Ministero della Giustizia svolgendo tale ruolo si occuperà di eseguire operazioni di calcolo, registrare codici, dati, preparare e riprodurre documenti verbali, trascrivere le informazioni in stenografia e sui mezzi di registrazione del suono.
La mansione prevede inoltre anche la gestione, il trattamento dei dati, l’organizzazione e l’inserimento degli stessi nei sistemi informatici tramite software specifici.
OPERATORE DATA ENTRY: REQUISITI E PROVE
Per prendere parte alla procedura concorsuale riservata a tale figura professionale basta il possesso di qualsiasi diploma, oltre ai requisiti generali previsti dal bando di concorso, e non è previsto alcun limite di età. I candidati saranno sottoposti a valutazione dei titoli e prova scritta, che consisterà in 40 test a risposta multipla da svolgere in 60 minuti.
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