giovedì, 18 Aprile 2024

La nuova era dei concorsi pubblici dopo la fine dello stato di emergenza

Di questo autore

Il mondo dei concorsi pubblici si accinge a subire nuovi cambiamenti per la fine del 2022.

Com’è noto, infatti, il Governo ha emanato un nuovo decreto legge per fare fronte, questa volta, al superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza.

Analizziamo, di seguito, tutte le novità relative ai concorsi pubblici.

I CONCORSI  DURANTE L’EMERGENZA DA COVID-19

La pandemia da Covid-19 ha imposto, tra le altre misure, una riorganizzazione dei concorsi pubblici, come testimonia il D.L. 44/2021 poi convertito in L. 76/2021.
Decreto legge, questo, relativo sia ai concorsi le cui prove sono state svolte in piena situazione emergenziale, nonché a quelli ancora da bandire.

Ebbene, durante l’emergenza sanitaria abbiamo assistito all’introduzione delle c.d. prove scritte uniche svolte in più sedi decentrate ed espletate attraverso l’ausilio di supporti informatici con abolizione delle prove orali, nonché all’indizione di nuovi concorsi pubblici attuativi del PNRR.

PNRR (Piano Nazionale di ripresa e resilienza) che, com’è noto, è stato istituito per il conseguimento di una serie di obiettivi (c.d. missioni), tra cui, un programma di assunzione di professionisti ed esperti a tempo determinato con facoltà di rinnovo.

LA FINE DELLO STATO DI EMERGENZA

Con un comunicato stampa del 17 marzo 2022, come anticipato, il Governo ha annunciato l’emanazione di un nuovo D.L. volto all’adozione di “misure urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza”.

Tale comunicato è consultabile cliccando qui

I CONCORSI PUBBLICI FINO AL 31 DICEMBRE 2022

Secondo quanto disposto dall’art. 10 D.L. 44/2021 fino al 31 dicembre 2022:

  • per i concorsi già banditi le cui prove non sono state ancora svolte è previsto il ricorso agli strumenti informatici con espletamento delle prove in sedi decentrate;
  • possibilità di sostituire la prova preselettiva con una fase di valutazione dei titoli;
  • una sola prova scritta ed una eventuale prova orale.

Sopratutto in relazione a tale ultimo punto restano i dubbi, tenuto conto del fatto che numerosi concorsi banditi nel 2021 e non ancora svolti rientrano tra quelli a prova unica tra cui:

  • Concorso M.E.F. (Ministero dell’economia e delle finanze) per il reclutamento di 300 (trecento) unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato da inquadrare nell’Area III, posizione economica F1;
  • Concorso RIPAM per il reclutamento di un contingente complessivo di 2.293 (duemiladuecentonovantatre) unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato da inquadrare nell’Area II, posizione economica F2/Categoria B, parametro retributivo F3.

CONCORSI DOPO IL 31 DICEMBRE 2022

Per tutti i concorsi banditi nel 2022, invece, sarà previsto sempre il ricorso a supporti informatici per l’espletamento delle prove, così come la possibilità di svolgere le stesse in più sedi decentrate.

La vera novità, pertanto, è il ritorno alla famigerata prova orale e la fine dei concorsi a prova unica.

Ultimi articoli

Concorso UPP 2024: 8 motivi per seguire il corso e non perdere l’occasione dell’anno

Con l’indizione del concorso UPP 2024 per il reclutamento di 3.946 unità, il Ministero della Giustizia completa l’ambizioso piano avviato...

Potrebbe interessarti anche