Ancora novità sul fronte concorsi pubblici dopo l’approvazione del decreto Milleproroghe il giorno 21 febbraio 2022.
Il decreto del 2022 ha infatti ottenuto la fiducia dalla Camera con 369 voti a favore e 41 contrari.
IL DECRETO
Il decreto c.d. Milleproroghe è un decreto legge emanato dal Governo con la funzione di posticipare l’efficacia di determinate disposizioni normative in scadenza nell’ambito dei settori più disparati.
Ai sensi dell’art. 77 Cost. il decreto legge rappresenta un atto avente forza di legge ordinaria adottato dal Governo (senza delegazione delle Camere) in casi di necessità ed urgenza.
Per tale ragione, tali atti normativi perdono efficacia fin dall’inizio se non sono convertiti in legge entro 60 giorni dalla loro pubblicazione.
LE MATERIE OGGETTO DEL DECRETO
Come anticipato, il decreto contiene una serie di disposizioni relative ai più disparati settori tra cui, i concorsi pubblici, la giustizia, la scuola, la sanità, la proroga della validità della patente di guida e tanto altro ancora.
I CONCORSI PUBBLICI
Per ciò che interessa in questa sede, attraverso l’apposizione di un puntuale emendamento è stata disposta l’estensione delle modalità semplificate di svolgimento dei concorsi pubblici fino al 31 dicembre 2022.
Com’è noto, si tratta di procedure selettive semplificate tanto nell’organizzazione quanto nel loro contenuto.
Invero, a causa della pandemia da Covid-19 si è cercato di far fronte all’esigenza di garantire lo svolgimento dei concorsi pubblici innanzitutto attraverso una dislocazione territoriale delle sedi in cui sostenere le prove.
Inoltre, la semplificazione è stata garantita attraverso la sostituzione delle molteplici prove concorsuali con una prova unica con test a risposta multipla con l’ausilio di strumenti informatici digitali, nonché con l’abolizione della prova orale relegata a mera eventualità.
Di tale “rivoluzione digitale” ne avevamo parlato anche in un altro articolo consultabile cliccando qui.
La deroga relativa alle prove orali riguarderà sia i concorsi banditi entro il 1 aprile 2021,
-data in cui è entrata in vigore proprio la normativa emergenziale- che i concorsi banditi entro la fine dello stato di emergenza.
In questo modo si registra una notevole riduzione dei tempi tra lo svolgimento delle prove concorsuali uniche, la pubblicazione delle relative graduatorie ed, infine, il momento dell’assunzione dei candidati vincitori.