giovedì, 25 Aprile 2024

Pubblica Amministrazione: le ultime dichiarazioni di Brunetta

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Lo scorso 13 febbraio il Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha rilasciato un’importante intervista al quotidiano Il Messaggero in cui ha affrontato diverse tematiche, tra le quali anche quella relativa ai concorsi pubblici.

In particolare, il Ministro ha dichiarato di prevedere circa 100.000 assunzioni per il 2022.

Di seguito, i passaggi salienti dell’intervista.

LA PREMESSA

Il Ministro Brunetta ha affermato come il 2021 sia stato “un anno entusiasmante al servizio del Paese”, facendo riferimento a tutte le misure adottate dal Governo per far fronte alla crisi pandemica ed economica, prime tra tutte l’attuazione di una campagna vaccinale da lui definita “impeccabile”.

I RISULTATI OTTENUTI

Il 2021 è stato, altresì, un anno rivoluzionario soprattutto per la pubblica amministrazione, in quanto tutti i cambiamenti auspicati lo scorso marzo sono stati successivamente attuati.

Tra questi, in particolare, rilevano proprio i concorsi pubblici rispetto ai quali si è registrato un grande cambiamento, oltre che un’implementazione delle procedure per il reclutamento di pubblici impiegati.

Nel periodo da maggio 2021 a dicembre 2021, invero, sono stati sbloccati tutti quei concorsi che avrebbero già dovuto svolgersi e che hanno subìto un arresto a causa della pandemia.

Concorsi, questi, completamente riformati attraverso la digitalizzazione delle prove in presenza, di cui già vi avevamo parlato in questo articolo.

A tal proposito, il Ministro ha affermato che nel 2021 sono state sbloccate “45mila assunzioni per le quali si sono candidate più di un milione di persone”.

I PROPOSITI DEL 2022

Come affermato nell’incipit, il 2022 si appresta ad essere un anno molto proficuo sul fronte concorsi pubblici, con la previsione della pubblicazione di bandi per oltre 100 mila assunzioni da rendere tutte effettive entro l’anno.

A tali assunzioni vanno, ovviamente, aggiunte quelle derivanti dal PNRR (Piano Nazionale di ripresa e resilienza) ossia lo strumento adottato dallo Stato Italiano per l’attuazione del programma di investimenti e riforme europeo Next Generation EU (NGEU). 

IL PROBLEMA DEGLI ENTI LOCALI

Tuttavia, se da un lato si registrano ottime notizie sul fronte concorsi pubblici a livello nazionale, dall’altro lato non può dirsi lo stesso per gli enti locali, i quali attualmente registrano una vacanza di circa 70mila posti (persi nell’ultimo decennio).

Per tale ragione, è prevista l’assunzione a tempo determinato di circa 15mila risorse all’anno, al fine di ovviare al grave deficit delle varie amministrazioni territoriali.

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