venerdì, 26 Aprile 2024

PNRR: i ritardi nei concorsi al Sud

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Ancora novità sul fronte PNRR: è forte il timore degli enti locali del Sud Italia di non riuscire ad usufruire dei fondi stanziati dall’UE.

Di seguito, pertanto, illustriamo il punto della situazione.

IL PNRR

Il PNRR (Piano Nazionale di ripresa e resilienza) rappresenta lo strumento individuato dallo Stato italiano per far fronte alla crisi economica derivante dalla pandemia da Covid-19, che persegue, tra gli altri, l’obiettivo di reclutare nuovo personale nella pubblica amministrazione.

Com’è noto, è l’Unione Europea che, attraverso il programma di investimenti e riforme denominato Next Generation EU (NGEU) finanzierà il PNRR.

Tuttavia, tali finanziamenti non sono a tempo indeterminato, in quanto gli Stati membri dovranno necessariamente perseguire gli obiettivi predisposti entro un determinato lasso temporale.

LA RIVOLUZIONE DEI CONCORSI PUBBLICI

Parallelamente allo stanziamento dei fondi succitati, si è registrata un’importante manovra sul fronte concorsi pubblici destinata a riflettere anche sulle procedure concorsuali avviate e da avviare attraverso il Piano Nazionale di ripresa e resilienza.

Invero, il Ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta ha, oramai, rivoluzionato il settore dei concorsi pubblici, attraverso il ricorso a strumenti informatici per l’espletamento delle procedure concorsuali, volti a velocizzare il reclutamento dei candidati.

In particolare, ve ne avevamo parlato in un articolo scorso pubblicato alle porte dell’anno 2022.

LA SITUAZIONE NEL MEZZOGIORNO

Anche al Sud, la situazione sul fronte concorsi ha subìto una grande spinta in avanti grazie al PNRR come dimostra, ad esempio, la selezione mediante il portale InPA di circa 1.000 unità per il conferimento di incarichi di collaborazione a tempo determinato ad ingegneri, esperti contabili, esperti informatici e avvocati specializzati in diritto ambientale.

Ciò nonostante, come anticipato nell’incipit, le risorse stanziate con il Piano Nazionale di ripresa e resilienza faticano ad essere impiegate al SUD.

A confermarlo, il presidente dell’ANCI (Associazione nazionale comuni italiani) Antonio De Caro, il quale ha espresso le sue perplessità circa la capacità dei Comuni di riuscire ad impiegare i fondi europei nei prossimi 5 anni.

AGGIORNAMENTI

Ad ogni modo, per restare aggiornati circa i prossimi concorsi al SUD invitiamo i nostri utenti ad unirsi ai nostri gruppi Facebook Telegram

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