mercoledì, 24 Aprile 2024

Ufficio del Processo, accolti i primi ricorsi cautelari: ecco come impugnare la graduatoria

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Concorso Ufficio del processo: la procedura è allo stato, al centro di polemiche per irregolarità riscontrate dai partecipanti all’esito espletamento delle prove scritte e confermate pubblicazione dei punteggi totalizzati dai partecipanti.In particolare sono pervenute segnalazioni alla nostra Redazione in merito alle seguenti circostanze: a) taluni candidati hanno visto attribuirsi risposte che non erano state spuntate durante l’espletamento della prova; b) a taluni dei quesiti è stata associata, come corretta, una risposta errata; c) alcuni quesiti sono risultati tronchi o con errori sintattici tali da indurre i candidati che non vi fosse la presenza di una sola risposta oggettivamente esatta; d) una delle domande è stata sostituita durante il corso della prova, senza possibilità di recupero del tempo sottratto.

Una situazione del genere potrebbe produrre una chiara discriminazione su vari fronti del diritto, pregiudicando gravemente (ed ingiustificatamente) i candidati che hanno partecipato alle prove scritte.

Tali eventi sono stati già più volte ritenuti illegittimi sia dalla giurisprudenza comunitaria che nazionale, dando luogo ad immotivate discriminazioni e ad una evidente violazione della par condicio concorsuale.

Di recente, inoltre, va segnalato che vi sono pronunce giurisprudenziali, in merito proprio al Concorso Ufficio Del processo, di accoglimento delle domande cautelari avanzate dai ricorrenti riconoscendo che “in relazione al quesito contestato, nessuna delle tre alternative offerte ai candidati trova riscontro nel tenore testuale della disposizione normativa richiamata, né appare rispondente ai principi di imparzialità e buon andamento dell’Amministrazione addebitare ai candidati la mancata individuazione della risposta che meno si discosta dalla soluzione corretta; Ritenuto, altresì, che dall’esecuzione dell’impugnato esito della prova scritta derivi il rischio di un pregiudizio grave e irreparabile, consistente nell’esclusione dei ricorrenti dal concorso”.

Ricordiamo che per questione di termini processuali perentori, il cui mancato rispetto determina l’inammissibilità dell’azione, il ricorso deve essere presentato entro 60 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie definitive che sono da ritenersi atti già immediatamente lesivi.

Pertanto, i candidati che si ritengano lesi dalla previsione concorsuale “incriminata”, dovranno necessariamente impugnare le graduatorie di merito definitive nel termine di 60 giorni dalla pubblicazione di queste ultime che si è ad ultimo avuta in data 14 gennaio 2022.

Per procedere, qualora ne sussistano i requisiti, con il ricorso la nostra Redazione mette a disposizione gli Avv.ti Antonio Sasso e Giovanna Sasso (partners dello Studio Legale Sasso sito a Napoli alla via Toledo, 156), i quali valuteranno con attenzione – in relazione alle doglianze di ogni candidato – se sussistono i requisiti necessari per procedere, una volta pubblicata la graduatoria definitiva.

Consigliamo, pertanto, a chi voglia conoscere info e dettagli riguardanti il ricorso ad un prezzo speciale solo per gli utenti del nostro portale, di inviare una mail a [email protected], o in alternativa di compilare il seguente form:

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