Torniamo a parlare dei famosi Tfa, corsi per l’abilitazione all’insegnamento, visto che le polemiche non si placano.
Dopo la precisazione del ministro dell’Istruzione Francesco Profumo riguardo al fatto che agli oltre 20 mila professori selezionati per accedere ai corsi si aggiungeranno anche i professori senza abilitazione ma con un minimo di tre anni di insegnamento, le cose sono peggiorate.
E così rieccoci a fare ulteriori precisazioni visto che “la preselezione nazionale proseguirà secondo le modalità e i tempi fissati da ciascuna Università, indipendentemente dal diverso percorso abilitante previsto per i docenti con 36 mesi di servizio, laureati ma senza il possesso della prescritta abilitazione’.
Per tutti coloro che hanno “solo” i tre anni di attività le modalità e i tempi di espletamento dei corsi saranno diversi. Per loro, infatti, è previsto un corso formativo ed un esame che possa permettere di ‘regolarizzare la situazione di migliaia di persone che hanno permesso negli ultimi anni alle scuole statali e paritarie di funzionare nonostante l’assenza di abilitati’.
Il ministro ha precisato anche che ottenere l’abilitazioni non significa avere diritto ad un posto di lavoro.