giovedì, 25 Aprile 2024

Concorso Ufficio del Processo, scoppiano le polemiche: sussistono gli estremi per il ricorso?

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Concorso Ufficio del Processo: nelle date del 24, 25 e 26 novembre 2021 u.s. – su doppia turnazione oraria – i candidati hanno sostenuto la prova scritta, nel rispetto della suddivisione attuata in base al distretto di appartenenza e all’ordine alfabetico, che in particolare, ha avuto ad oggetto le materie di diritto pubblico, ordinamento giudiziario e lingua inglese.

CONCORSO UFFICIO DEL PROCESSO – POSSIBILI MOTIVI RICORSO TAR

Il Concorso è, allo stato, al centro di polemiche per irregolarità riscontrate dai partecipanti all’esito espletamento delle suddette prove scritte e confermate pubblicazione dei punteggi totalizzati dai partecipanti.
In particolare sono pervenute segnalazioni alla nostra Redazione in merito alle seguenti circostanze:
a) taluni candidati hanno visto attribuirsi risposte che non erano state spuntate durante l’espletamento della prova;
b) a taluni dei quesiti è stata associata, come corretta, una risposta errata;
c) alcuni quesiti sono risultati tronchi o con errori sintattici tali da indurre i candidati che non vi fosse la presenza di una sola risposta oggettivamente esatta;
d) una delle domande è stata sostituita durante il corso della prova, senza possibilità di recupero del tempo sottratto.

Una situazione del genere potrebbe produrre una chiara discriminazione su vari fronti del diritto, pregiudicando gravemente (ed ingiustificatamente) i candidati che hanno partecipato alle prove scritte.

Tali eventi sono stati già più volte ritenuti illegittimi sia dalla giurisprudenza comunitaria che nazionale, dando luogo ad immotivate discriminazioni e ad una evidente violazione della par condicio concorsuale.

Ricordiamo che per questione di termini processuali perentori, il cui mancato rispetto determina l’inammissibilità dell’azione, il ricorso deve essere presentato entro 60 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie definitive che sono da ritenersi atti già immediatamente lesivi (l’articolo continua dopo i banner pubblicitari).

Pertanto, i candidati che si ritengano lesi dalla previsione concorsuale “incriminata”, dovranno necessariamente impugnare le graduatorie di merito definitive nel termine di 60 giorni dalla pubblicazione di queste ultime.

Per procedere, qualora ne sussistano i requisiti,  con il ricorso la nostra Redazione mette a disposizione gli Avv.ti Antonio e Giovanna Sasso (partners dello Studio Legale Sasso sito a Napoli alla via Toledo, 156), i quali valuteranno con attenzione – in relazione alle doglianze di ogni candidato – se sussistono i requisiti necessari per procedere, una volta pubblicata la graduatoria definitiva.

Consigliamo, pertanto, a chi voglia conoscere info e dettagli riguardanti il ricorso ad un prezzo speciale solo per gli utenti del nostro portale, di inviare una mail a [email protected], o in alternativa di compilare il seguente form:

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