La crisi economica c’è ancora e si fa sentire sul conto in banca degli italiani. Lo dimostra l’ultimo Outlook dei Consumi di Censis-Confcommercio appena presentato a Roma e atto a rilevare il clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane.
Dallo studio emergono dei dati chiari e incontrovertibili: pertanto è semplice vedere che cresce il numero di famiglie che, nel primo trimestre del 2011, hanno aumentato i consumi, sebbene c’è da notare che l’incremento è dovuto soprattutto alla spesa per carburanti, che hanno raggiunto cifre record come mai prima.
Prendendo in considerazione il campione analizzato, si nota come oltre la metà ha usato tutto il reddito a sua disposizione per coprire i consumi, mentre ben il 20% ha speso più di quanto ha guadagnato, dovendo, talvolta, dare fondo anche ai propri risparmi (65% del campione). Per quel che riguarda, invece, il risparmio, solo il 7% riesce ad accantonare risorse per fronteggiare grosse spese come, ad esempio, l’acquisto di una casa.
Come sappiamo bene infatti gli italiani preferiscono l’acquisto degli immobili all’affitto. In questi ultimi tempi però le banche sono molto più prudenti nel calcolare rata mutuo in relazione alle entrate degli stipendi di una famiglia.
Se si guardano, poi, le aspettative future, si vede che ovunque c’è un atteggiamento sostanziale di prudenza che si traduce nel fatto che il 66% del campione che prevede di mantenere stabili nei prossimi sei mesi le spese, anche perché le famiglie sono consce del fatto che si debbono affrontare delle spese incomprimibili come le varie utenze, i cui prezzi, solitamente, tendono ad aumentare.
