venerdì, 19 Aprile 2024

Concorsi nella Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta accelera le riforme

Assunzioni rapide, nuovi dirigenti e non solo lavoro in smart working

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Renato Brunetta, ministro per la Pubblica Amministrazione, ha fatto il punto sulla situazione del PNRR nell’unica riunione di governo tenutasi. A questo proposito, il ministro si è autoproclamato come unico ad aver completato tutte le riforme richieste al suo dicastero. Tuttavia, per far sì che questa diventi una vera e propria rivoluzione, il ministro dovrà attuare altre riforme che saranno articolate nel tempo.

Le riforme

Nel frattempo, Brunetta si è mosso per eliminare gli ostacoli di natura sindacale e ha stretto un Patto con le sigle della Funzione pubblica. La prima riforma attuata dal ministro è stata quella inerente alle assunzioni rapide. Infatti, i concorsi pubblici per il reclutamento di personale non dirigenziale prevedevano una sola prova scritta (digitalizzata) e una orale (facoltativamente in videoconferenza). Inoltre, è attivo InPa, portale di reclutamento online che consente a chiunque di candidarsi alla selezione dei profili richiesti dal PNRR.

La seconda riforma, invece, prevedeva le semplificazioni nel decreto omonimo di maggio. Nello specifico, per la Pubblica Amministrazione sono stati introdotti il silenzio assenso, il potere sostitutivo e l’annullamento d’ufficio.

Nuovi dirigenti

Ad agosto, inoltre, una conversione del decreto Reclutamento prevedeva una fast track per le assunzioni funzionali al PNRR di alte professionalità. Questi ultimi poi sarebbero potuti entrare nella Pubblica Amministrazione a tempo indeterminato riempiendo una nuova casella: quella dei “quadri”. A loro, infatti, non servirà un concorso per entrare poiché la promozione sarà subordinata alla valutazione ottenuta negli ultimi tre anni. Il Parlamento, infine, ha introdotto anche una sorta di sanatoria per quei dipendenti utilizzati in posizioni superiori, anche se privi del titolo di studio richiesto, a causa del blocco contratti.

Smart working secondo Renato Brunetta

Sì allo smart working negli uffici pubblici ma ben strutturati. “Durante la pandemia lo smart working è stata una decisione saggia, ma unilaterale del governo. Adesso la competenza organizzativa spetterà, come dev’essere, al datore di lavoro, ossia a ciascuna amministrazione, ma la regolazione avverrà attraverso i contratti” ha spiegato Brunetta. Per restare aggiornati sulle novità inerenti alla Pubblica Amministrazione, vi consigliamo di consultare il sito ufficiale del Ministero.

ALTRI CONCORSI – ECCO QUELLI PIÙ ATTESI ENTRO LA FINE DELL’ANNO

Con il passare dei giorni, stanno emergendo nuove indiscrezioni riguardo i concorsi pubblici più attesi. Entro la fine dell’anno, infatti, saranno varie le opportunità lavorative per chi è interessato a lavorare nella pubblica amministrazione. Per saperne di più, vi consigliamo la lettura del seguente articolo: “Concorsi Pubblici, i più attesi: i bandi previsti entro la fine dell’anno”.

 

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