Lo scorso 6 agosto il Ministero della Giustizia ha bandito il Concorso Ufficio del Processo che porterà 8.171 nuove assunzioni di personale non dirigenziale, personale che dovrà occuparsi di assistenza, ricerca e studio di tipo amministrativo a beneficio degli organi della magistratura.
Per partecipare alla procedura concorsuale bisognerà presentare la domanda entro il 23 settembre 2021. Per i vincitori il contratto durerà 2 anni e 7 mesi, come disciplinato dal PNRR. Ricordiamo, inoltre, che per l’iscrizione al bando serve obbligatoriamente la PEC. A tal proposito, consigliamo per i concorsi pubblici quella di SoluzioniPec, che è la più semplice ed efficace. Attraverso questo link puoi iscriverti in maniera veloce.
MATERIE DA STUDIARE
Tra i requisiti per prendere parte al Concorso Ufficio del processo c’è il possesso di una tra le seguenti lauree:
– laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici L-14;
– laurea in Giurisprudenza;
– laurea specialistica o magistrale in ambito economico e giuridico
In aggiunta, solo per una quota dei posti banditi, sono anche ammesse le lauree L-18 Scienze dell’economia e della gestione aziendale; L-33 Scienze economiche; L-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali.
Il concorso prevede una valutazione dei titoli e un’unica prova scritta da 40 quesiti a risposta multipla da completare in 60 minuti. Le materie da studiare, quindi, saranno diritto pubblico, ordinamento giudiziario e lingua inglese.
Per quanto concerne il diritto pubblico, di norma esso comprende il diritto amministrativo, il diritto penale, il diritto processuale (costituzionale, penale, amministrativo e civile), il diritto ecclesiastico, il diritto del lavoro e il diritto internazionale che include il diritto dell’Unione Europea. Di solito, però, nei manuali e nell’ambito dei concorsi pubblici, il diritto pubblico comprende solamente il diritto amministrativo e il diritto costituzionale.
Per quanto riguarda, invece, l’ordinamento giudiziario, esso comprende l’insieme di norme che regolano la costituzione e il funzionamento di tutti gli organi che esercitano l’ufficio giurisdizionale. Le norme che attualmente regolano l’ordinamento giudiziario sono:
- il R.D. n. 12/41 – Legge Grandi
- le disposizioni del Titolo IV della Costituzione;
- la legge n. 195/58 relativa alla Costituzione del Consiglio Superiore della Magistratura,
- la legge 25.7.66 n. 570 e la legge 20.12.73 n. 831 con cui si aboliva la selezione concorsuale ai fini della carriera.
CONCORSO UFFICO DEL PROCESSO – GRUPPI TELEGRAM E FACEBOOK
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