Il Decreto legge n.44, chiamato Dl Covid, è stato approvato in Senato. Votato con 144 sì, 25 no e tre astensioni, ora spetta alla Camera decidere. Le novità introdotte sono state molte, come lo scudo penale a medici e personale sanitario in servizio per l’emergenza Coronavirus e gli aggiornamenti sui concorsi pubblici.
Le parole di Renato Brunetta
Il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, si è detto felice di questi piccoli ma grandi cambiamenti. Secondo quanto riportato da Il Giorno, Brunetta avrebbe commentato così l’approvazione in Senato di tale Dl Covid:
“È il primo passo per la rivoluzione del reclutamento nella Pubblica amministrazione. Niente più carta e penna, a regime una sola prova scritta digitale, ma in presenza, e una prova orale. Valutazione iniziale dei titoli di studio per le figure ad alta specializzazione tecnica, nel segno della corrispondenza ragionevole tra richiesta dell`amministrazione e livello del posto messo a bando. Un principio che era già nelle intenzioni della norma, come avevo chiarito in audizione il 27 aprile”.
Conclude così il ministro della Pubblica Amministrazione: “Basta con le interpretazioni fuorvianti da parte di chi vuole speculare sul futuro dei giovani. Con questa riforma sblocchiamo migliaia di posti di lavoro. Premiare il merito valorizzando i percorsi formativi significa stare dalla parte dei giovani, soprattutto di quelli che possono contare soltanto sullo studio e sull’impegno”.
I concorsi scolastici: ultima parola al Ministero dell’Istruzione
Per quanto riguarda la scuola, invece, bisognerà attendere l’ultima parola data dal Ministero dell’Istruzione. Esso potrà decidere i concorsi già banditi che hanno contato più di 500 mila domande.