Il presidente dell’ Ance Lazio, Stefano Petrucci, ha colto l’ occasione di una conferenza alla Camera di Commercio di Roma, per divulgare i dati che riguardano le gare d’ appalto e soprattutto lo stato occupazionale che ne consegue.
Secondo quanto riferito dal presidente nel solo Lazio la crisi ha portato al crollo dei bandi di gara del 40% in due anni e alla conseguente perdita dei posti di lavoro nella misura di 7.700 operai rispetto allo scorso anno.
Petrucci ha dichiarato: “Il Lazio è la regione d’Italia che ha il ribasso medio delle gare d’appalto più elevato: nel 2010 la media dei ribassi nelle opere pubbliche è stata del 29,8% a fronte del 23% nazionale” e ancora: “Ci risultano gare assegnate anche al 40% di ribasso e questo è grave. Oltre certe soglie non si dovrebbe mai arrivare, ne va a discapito della qualità dei lavori e della sicurezza dei lavoratori”. E parlando della situazione che si vive nel Lazio e soprattutto a causa della diminuzione degli investimenti degli enti locali, conclude: “Nel Lazio tutti enti gli enti locali hanno debiti nei confronti delle imprese che oscillano tra i 700 e gli 800 milioni di euro. Si tratta di lavori fatti e non pagati dalle amministrazioni pubbliche. Le imprese, così, rischiano il fallimento”.
Questo si ripercuote, come sempre, sull’ occupazione e quindi sulla stabilità delle famiglie.